mercoledì 14 marzo 2018

*Recensione* El Diablo di M. Robinson edito da Quixote Edizioni

*Recensione* 
El Diablo 
di 
M. Robinson 
edito da Quixote Edizioni



Sinossi

Dall'autrice USA Today Best Selling Author M. Robinson:
Ero spietato.
Ero temuto.
Avevo sacrificato me stesso.
Lei.
Ogni cosa…
Vivere in un mondo in cui valgo più da morto che da vivo è stata una mia scelta. Sono un uomo terribile, e non ho mai aspirato a essere nulla di diverso. Ho fatto cose di cui non sono fiero. Ho visto cose che non dovrebbero essere viste. Ho causato dolore a cui non posso rimediare.
È sempre stata una mia scelta.
Ogni decisione.
Ogni ordine.
Che fosse giusto o sbagliato, non aveva importanza.
Fino a lei. Era sotto la mia protezione, finché non è diventata la mia ossessione. Ma chi l’avrebbe salvata…
Da. Me. Stesso. Io, il diavolo. Il fato ci ha fatto incontrare. Il destino ci ha distrutti.




Recensione

Non sono un'amante del genere dark ma questo romanzo l'ho amato follemente. Ho adorato ogni pagina del mio kindle e so, con certezza, che mi porterò nel cuore, ogni frase letta.

El Diablo non mi ha travolto come uno tsunami facendomi divorare le pagine, al contrario, si è insinuato in ogni fibra del mio essere, come un serpente che striscia in silenzio, pronto ad attaccare la sua preda e divorarla. Mi ha colpito molto la figura di quest’uomo. Un ragazzo (che non è mai stato) e la sua crescita a uomo. Quello che ho notato è la mancanza di elementi che inducono il lettore a quantificarne l'effettiva età. Un po' come a enfatizzare la figura di ciò che rappresenta: El Diablo non ha età.

Martinez non ha sentimenti o almeno è ciò che vuol far vedere di se stesso. Leggendo si ha un quadro ben preciso dell'atrocità dei gesti che compie e della vita che vive, ma l'autrice è stata magnifica in questo, e un elogio va anche a chi ne ha curato la traduzione non alterando niente del suo stile, perché tutto ciò che compie El Diablo, non è descritto ma lascia interpretare il lettore: non resta impressa la violenza dei gesti compiuti ma il tormento che il protagonista prova nel compierli.


“Non sono mai stato il tuo salvatore, ragazzina. Sono la tua cazzo di rovina. Lo sono stato dal primo giorno.”

Alejandro ha sempre saputo quale sarebbe stata la sua vita. Non ha avuto scelta. Ma a differenza del padre è un uomo che sa amare e della protezione delle persone che ama, ne ha fatto il punto focale di tutte le sue scelte. Ha pagato un prezzo molto alto, vedendosi togliere anche ciò che amava di più della sua stessa vita ma questo non gli ha mai impedito di vivere quella vita che gli era toccata.

“Tutto in lei creava indipendenza, esattamente come le droghe che io vendevo.”

Ha chiuso il suo cuore ed è quello che ha fatto credere a tutti.

Preferisce essere odiato, o temuto, piuttosto che permettersi di amare.

“Tu non sei il male. Pensi solo di esserlo.”

In lui ci sono due personalità molto forti che non risparmiano nessuno.

In questa mia recensione non troverete molto sulla storia del romanzo perché nessuna parola scritta potrà mai rappresentare i sentimenti e gli stati d’animo che questo libro mi ha fatto provare.

L’unico consiglio che posso darvi è quello di prendere ogni pregiudizio (sempre se lo avete) su dark o mafia romance e chiuderlo in un cassetto, per evitare che vi impedisca di leggere questo libro.

Alejandro Martinez non vi lascerà indifferenti. Nel bene o nel male, entrerà in voi e non sarà più possibile lasciarlo andare.

Massimo punteggio.




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