*Recensione Anteprima*
Blog Tour
di
Simona Liubicich
Il Silenzio della Verità
Italia, Dolomiti 1962-1985. Un fatto inquietante sconvolge la pigra amenità di un paesino tra le Dolomiti al confine con l'Austria. Due ragazzine del posto vengono date per disperse; solo una di loro — Patrizia Montaldo — viene ritrovata dopo tre giorni, in stato confusionale e con un'amnesia che durerà ventitré anni, fino a che i fantasmi del passato, forse reali presenze spiritiche, torneranno a chiedere giustizia svelando segreti inconfessabili e una verità sconcertante.
Recensione
Vorrei potervi raccontare tutto di questo libro, ma non posso.
Come ogni libro Giallo/Thriller/Paranormal che si rispetti, ogni elemento che si svela, è la chiave di volta per risolvere il mistero.
Ho citato tre diversi tipi di genere letterario, perchè la Scrittrice è stata in grado di inserire all'interno della storia, alla stessa misura, questi generi, simili ma diversi tra loro.
Come sempre andiamo con ordine.
La protagonista principale, Patrizia Montaldo, è la sopravvissuta ad uno spaventoso incidente che vede coinvolta anche un'altra bambina, e sua amica, Elisa Steufel. Le due ragazze avevano tredici anni, e tutta la vita davanti.
In un lontano agosto di vent'anni prima, le due ragazze si perdono tra le montagne, quelle montagne che conoscevano così bene, dopo tre giorni di ricerche, viene ritrovata solo Patrizia, tremante e catatonica. Elisa viene dichiarata morta dopo un mese sfrenato di ricerche.
Le indagini portano a chiudere il caso, dichiarando che un turista fu il responsabile di questa atroce vicenda.
I genitori di Patrzia, Enzo e Miriam, decidono per il bene della figlia, in shock per gli avvenimenti subiti, di trasferirla a Bolzano dove finirà gli studi.
Non metterà più piede nel paese natale, tanto meno, in quella casa dove ha vissuto, piena di ricordi; fino a quando qualcosa cambia e decide di tornare.
Dopo ventitre anni si riapre in lei qualcosa di quei ricordi che aveva dimenticato. I ricordi hanno la meglio su di lei, ma s'intrecciano alla realtà, le visioni di Elisa bambina, ancora dispersa tra quelle montagne, la portano ad indagare in modo più approfondito su quelli che sono i suoi ricordi, quei ricordi che non ha mai avuto il coraggio di tirare fuori.
Chiederà informazioni in giro per il paese, quel paese che ancora continua a guardarla e additarla come la sopravvissuta. Il commisario Ettore Barraco sarà il responsabile della riapertura del caso, e quindi delle indagini... del nuovo omicidio che riporterà il paese nel terrore, sprofondando nel ricordo del precedente, atroce, avvenimento di Elisa Steufel.
Credo di avervi raccontato anche abbastanza, non posso andare oltre, non posso riempirvi di dettagli, e credetemi che vorrei farlo, perchè questo libro ti trascina, ti rapisce, ti fa entrare nella psiche di ogni singolo personaggio.
Non amo la terza persona, la narrazione esterna, perchè tende a tener a distanza chi legge eppure in questo libro, non essendo scritto a Pov alterni, la narrazione in terza persona, ti porta nella mente di ogni singolo personaggio, riesci a vedere con gli occhi dei protagonisti, una capacità, che in questo genere, deve essere fatta con estrema meticolosità, e Simona in questo è stata una vera maestra.
Consiglio senza dubbio il libro a chi ama il genere, ma anche a quelle persone che vogliono essere trascinate in una storia intrigante e appassionata.
5 Stelline Meritatissime
Recensione a cura di Erika
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