martedì 30 ottobre 2018

Recensione "Il ragazzo copertina: e il patto della Ferrari" di Candy Larsson



Il libro di cui voi parlo oggi, si intitola “Il Ragazzo Copertina. Il patto della Ferrari.” di Candy Larsson. Charlie è un ragazzo molto benestante, bello e studioso. La sua famiglia è disastrata: ha una madre che è tornata a vivere negli Stati Uniti, lasciando i suoi figli; un padre avvocato, uno dei più temuti e rispettati del Foro Romano; una sorella che lo odia e che ogni volta che lo incrocia, non perde occasione per riversargli addosso tutta la sua ostilità; un fratello maggiore assente, che in passato ha fatto uso di sostanze stupefacenti e che si è invischiato con la peggior feccia, fino a quando suo padre non lo ha tirato fuori dai guai. Il nostro protagonista vive la sua età con il suo amico Brando, compagno di scorribande e con la compiacenza di tante ragazze, con le quali si intrattiene,. Una vita sopra le righe, fatta di sfarzi e cose belle che però costano parecchio. E proprio per questo stringe un patto con suo padre: una Ferrari, ma non una qualunque, proprio la Ferrari dei suoi sogni, in cambio di una farsa. Il ragazzo, ingordo e viziato, non se lo fa ripetere due volte e accetta. Da quel momento in poi però, la sua vita avrà una svolta, e non è detto che sia sempre in positivo!

Mi aspettavo davvero tanto da questo libro, in base al titolo e alla trama, purtroppo le mie aspettative sono state disilluse. Ma partiamo con ordine:
C’è questo ragazzo, Charlie, al quale economicamente non manca nulla. È bellissimo, il classico Adone per cui sbavano tutte (solito cliché); non si innamora mai di nessuna (almeno all’inizio, poi, andando avanti con la lettura, scopriamo gli altarini); ha un solo, fidato, amico, (un altro che passa di fiore in fiore) che guarda caso si innamora perdutamente di una sua ex (e ovviamente il nostro protagonista lo tiene all’oscuro di questo piccolo e insignificante particolare). Questa cosa lo manda in crisi, perché erano anni che non la vedeva e decide così, di partire per Taormina…ma guarda caso il suo amico Brando lo segue, proprio con la sua nuova ragazza…ed è da questo momento che inizieranno tutti i guai. Non posso svelarvi di più, perché la trama prosegue con improbabili e confusi intrecci. Gli sviluppi degli avvenimenti avvengono spesso attraverso l’introspezione di Charlie e li ho trovati lenti e prolissi. La storia è narrata dal solo pov maschile ed è una cosa che di solito mi appassiona molto,
“entrare” nella testa di un uomo, ascoltarne i pensieri, i ragionamenti; qui purtroppo non è accaduto, non ho avuto empatia con il protagonista. Mi è sembrato un ragazzino inconsistente, di poco spessore, che pensa solo al sesso, ai soldi e ad elogiarsi per il suo aspetto fisico e il suo status sociale.


“Chi crede che l’aspetto fisico sia un biglietto da visita importante, un qualcosa che ti tiene aperte tutte le porte, dice una stronzata colossale. Io mi sono accorto che se ti atteggi a piacente, ostentando cura maniacale per il corpo e per l’abbigliamento, anche se di base non rispondi ai canoni
estetici della bellezza assoluta, vieni visto come uno in gamba, uno figo; se sei già bello di tuo e, al contrario, cerchi di mantenere un profilo più basso per non stare troppo al centro dell’attenzione, vieni visto come quello da evitare come la peste, perché ti dai troppe arie. Infine, il fatto di essere perennemente inseguito dalle ragazze più belle, non giocava a
mio favore. Non voglio sembrare presuntuoso, ma non posso neanche omettere che non c’era gara con nessuno. Lo sapevano anche gli altri, evidentemente. E non me la perdonavano!”


Anche quando si viene a conoscenza del perché sua madre si sia comportata in quel modo, a me, è sembrata una cosa forzata, contorta e poco credile, pensata solo per dare un senso alla trama. Per non parlare poi dell’incoerenza del protagonista: innamoratissimo della sua ex (tutti i guai e i casini avvengono per questo motivo), quando lei si ripresenta nello studio fotografico, per posare con lui e lo bacia con trasporto, lui si indigna e la tratta malissimo ancora una volta…per poi pentirsi e scusarsi, qualche riga più avanti! Sinceramente mi dispiace, perché la trama aveva davvero del potenziale. Devo fare un elogio però: non ci sono errori, segno che il libro è passato sotto un buon editor, e purtroppo di questi tempi, non è una cosa così scontata.


3 stelle.

Recensione a cura di Alissia Marv

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