venerdì 23 settembre 2016

Recensione "IL SANGUE DELLA LUNA" di Elena Bertani ed Elisabetta Tadiello




SINOSSI

Anastasia è una licantropa, ma non una qualsiasi, è una lupa di sangue. 
Fin da quando era bambina ha provato il dolore della trasformazione nella sua forma animale, la gioia della corsa tra i boschi e la frenesia della caccia. Nessuno ha morso la sua candida pelle eppure lei è così, mezza umana e mezza lupa. 
Vive con il padre adottivo e il resto del branco a Malcesine, un paesino affacciato sulla sponda orientale del Lago di Garda. Con la fredda limpidezza dell’acqua di fronte agli occhi e la maestosità delle montagne alle spalle, Anastasia si sente felice e protetta da ogni pericolo. Vive una vita comune, facendo la ballerina di notte e la cameriera di giorno. 
La sua routine viene stravolta quando nella piccola città si verificano una serie di omicidi particolarmente brutali. Il branco capisce subito che dietro ad essi si nasconde l’azione di altri licantropi. 
Con la comparsa di queste morti improvvise, Anastasia si trova a dover fare i conti con il proprio passato. Ogni sua convinzione cade in frantumi e si ritrova catapultata in una lotta per il potere che dura da secoli. 
Un branco di lupi arriva dal Canada per aiutarla, e porta con sé lotte, amori e gelosie. Anastasia ne sarà travolta e solo con l’aiuto e il supporto di chi le è caro, potrà affrontare queste difficoltà. Gli assassini si nascondo tra il verde del bosco e il grigio del cemento. Verranno scoperti in tempo? O i soli in grado di fermarli, moriranno senza lasciare speranze? Sarà una lotta contro il tempo e Anastasia dovrà risvegliare il potere del sangue e la magia della luna per salvare coloro che ama. 



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RECENSIONE



Il libro di cui vi parlo oggi si intitola “Il sangue della Luna”.
Storia di Licantropi e Lupi ambientata in una Malcesine odierna. La storia narra di una “Lupa di sangue”, Anastasia, così chiamata perché ha subito la sua prima trasformazione da essere umano a lupo, in una notte di luna piena, senza essere stata morsa da un suo simile e senza aver visto la sua immagine riflessa in una qualsiasi superficie riflettente quale può essere una pozza d’acqua o uno specchio. Il “Lupo di sangue” è il più puro e il più prezioso all’interno del branco, quindi il più importante anche a livello di gerarchia. Anastasia è una ragazza all’apparenza normale, vive una vita normale facendo la barista di giorno e la ballerina di notte nel locale del padre. Tutto cambia quando iniziano a verificarsi brutali omicidi di uomini comuni. Il branco capisce subito che quelle morti sospette avvengono per mano di un altro branco di lupi sfuggiti al controllo e chiamati assassini, la nostra protagonista si ritroverà a dover fare i conti con il passato e a mettere in discussione tutta la sua vita. Per risolvere questa lotta di potere che dura ormai da secoli, arriva in loro aiuto un gruppo di lupi da Canada che porta con sé scompiglio, amore e gelosia. Da qui si sviluppa la storia che è narrata dalla voce della protagonista.

Personalmente non ho letto Twilight e non ho neanche visto il film, non ci sono riuscita. Ho iniziato a leggere questo libro e nelle prime pagine ho pensato che mi piacesse e che fosse coinvolgente. Verso pagina 53 stavo per addormentarmi. Andando avanti la cosa non è migliorata. Ho trovato la narrazione lenta e ripetitiva, con refusi (tanti) e periodi grammaticali troppo corti, forse per aumentare quel pathos che però a me non è arrivato. La trama arranca, non decolla e si trascina lenta e inesorabile. Verso la fine confidavo nel colpo di scena, in quel segreto tanto enfatizzato nel racconto, che tardava (di proposito) ad essere svelato. Intorno a pagina 100 ci sono arrivata da sola, avevo capito chi era la persona che la protagonista stava cercando. I luoghi vengono descritti bene, sono riuscita a riconoscerli e a ricordarmeli avendo passato più di una estate in quei posti. Anche i combattimenti sono descritti minuziosamente, ma mancano anch’essi di atmosfera, non mi è arrivata la paura che Anastasia provava, o la percezione di essa. Un’ultima cosa: il nome della protagonista…perché proprio QUEL nome? Come a voler evocare qualcosa, ma anche le scene di sesso mancano di sensazioni ed emozioni.

di Alissia Mar


ESTRATTI



di Alissia Mar

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