martedì 18 ottobre 2016

Recensione "LETTERE FRA L'ERBA" di Clara Cerri (LETTERE ANIMATE)



SINOSSI

Isabella cerca di ricostruire il volto di una madre che non ha mai conosciuto dai ricordi degli amici di lei, dalle lettere di un'amica lontana, dallo stesso bisogno di amore e di bellezza che sente crescere dentro di sé. Lentamente si farà strada tra i rimorsi e i silenzi di suo padre e di tutti quelli che la circondano, attraverso momenti di rabbia e di sconforto, per trovare la sua verità su Ilaria, sua madre, e sulla storia d'amore che ne ha segnato la vita.
«Ha perso sua madre, persa e basta, come si perdono i palloncini, e non tutti perché volano in cielo. 
Ha perso gli anni per vederla invecchiare e lo spettacolo del coraggio che sognava di mostrare, coraggio che doveva arrivare dove non poteva l'amore, solitudine dove il pensiero di poter tornare a essere felici fosse lasciato vivere, in fondo agli occhi, per farli belli e verdi. Ha perso l'infanzia, che è finita. 
Ma le risate, quante risate ha fatto, quante volte in quattro mesi l'ha fatta ridere quell'uomo che il sogno maldestro ringiovanisce? Forse più di quelle che sua madre immaginava, ed è bello pensarlo». 




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RECENSIONE

Un romanzo di introspezione. Una storia che si immerge in un’anima, quella di Isabella, ragazza in cerca delle proprie radici, della memoria di sua madre Ilaria, mai conosciuta. E la memoria è impressa nei personaggi che incontra in questo viaggio, nonostante il tempo passato, nonostante la vita sia continuata per tutti. Per Isabella, la vita per continuare ha bisogno di conoscere il passato. È quasi una legge di natura quasi, vale un po' per tutti. In questa storia il passato non è un tempo morto. Il passato è una terra straniera, certamente, per Isabella frugare nella memoria degli altri sarà un passaggio difficile, ma la renderà più viva che mai. Clara Cerri ci ha regalato personaggi ben caratterizzati, vicende piuttosto intricate che rischiano a volte di creare un po di confusione nel lettore, ma che nell’insieme creano un percorso nel quale ci si può pure immedesimare in qualche modo, ci si può commuovere. Qualche ripetizione di troppo rallenta il ritmo, ma si riprende grazie ad una trama ricca e spesso imprevedibile. Buona lettura a tutti e un grazie particolare a questa storia che ci consegna l’idea che un rapporto tra madre e figlia non è soggetto a stereotipi, ma è un legame pieno di sfumature.

di Chiara Pellegrini

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