martedì 10 gennaio 2017

Recensione "FOUR DAYS SERIES" di Antonella Senese



Oggi sono qui per parlavi di una serie che ho amato e che ho scoperto per caso, sto parlando della "Four days series" di Antonella Senese. 
Quattro storie, otto amici e tanto amore. Questi sono gli ingredienti di questa serie, ma andiamo per ordine e iniziamo dalla prima.

In "Rainy Days" Antonella ci immerge per la prima volta in quello scantinato dove tutto ha inizio, dove cinque giovani ragazzi tentano la loro scalata verso il successo. Un successo minato da un'immane tragedia che sconvolgerà la vita di tutti in cui si ritroveranno coinvolti Rain, Liam e Neil. Neil e Liam sono fratelli e sono innamorati della stessa donna, Rain, e tutto verrà a galla proprio pochi attimi prima di quella tragedia. A rimetterci la vita sara Neil, ma Rain e Liam non ne usciranno illesi perchè subiranno traumi permanenti a livello mentale. Liam abbandona il gruppo e scappa a prendersi quel successo che ha bramato per anni, fregandosene del resto della band. Rain si ritroverà sola, senza un bricciolo di memoria e quei ragazzi saranno la sua unica ancora di salvezza. Tutto procede bene fino a quando due anni dopo Liam si ripresenta dal suo grande amore, ignaro di tutto quello che Rain ha subito in questi anni. Riuscirà Liam a riconquistare il suo cuore? Riuscirà a farla innamorare nuovamente di se? Lo potete scoprire solo leggendo questo libro capolavoro.





In "Sweet days" i protagonisti saranno Patrick ed Erin. Patrick ha un carattere burbero, abituato ad avere nel suo letto una donna diversa ogni notte, scettico nei confronti dei sentimenti e ostile all'amore. Ma quando Erin inizierà a lavorare al pub che Patrick gestisce con i suoi amici, le carte in tavola verranno stravolte perchè è impossibile non notare quella ragazza timida e riservata. I due si avvicineranno lentamente e la loro vicinanza porterà a qualcosa di unico.












In "Bad days" ci ritroveremo ad affrontare i piccolini del gruppo, sto parlando di Jay e Alex. Migliori amici da bambini, distanti da adulti. Si conoscono fin da piccoli ma crescendo qualcosa nel loro rapporto si è rotto, portando alla rottura del loro rapporto e l'allontamento definitivo dei due. Passano cinque anni prima che Alex ripiombi nella vita di Jay e la sconvolgerà nuovamente, perchè in fondo jay è l'opposto dei suoi amici, è un ragazzo buono e leale verso tutti. Quando i due proveranno a risanare quel rapporto un nuovo problema busserà alla loro porta. Saranno in grado, questa volta, di affrontare i problemi senza fuggire? Vi invito a leggere questo romanzo per scoprirlo.






In "Lost days" troviamo finalmente Aaron. lui che ha fatto da collante a questa grande famiglia, lui che ha raccolto i cocci di suo sorella Rain dopo l'incidente, lui che ha spinto Patrick a credere nell'amore, lui che ha spronato Jay a non mollare mai. Ma a lui chi ci pensa? Chi riuscirà a far breccia nel cuore di questo grande uomo? Ha rinunciato a tutto per i suoi amici, ma adesso che tutti sono felici sente che qualcosa manca nella sua vita. Ed ecco che arriverà Ciara a prendere posto al fianco del nostro Aaron, una ragazza semplice e dal cuore grande, che crede nelle favole e nel principe azzurro. E chi meglio di Aaron per interpretare il suo principe azzurro?




Bene, adesso che ho riassunto un pò questa serie, sono qui ad analizzare quello che ogni singolo libro mi lasciato. Parto dicendo che ogni singola storia è caratterizzata da una situazione di disagio di fondo, ogni storia ha quel qualcosa di tragico che ci porterà ad entrare nella testa dei nostri protagonisti e a rimanerci fino all'ultima pagina. Antonella è stata davvero brava ad affrontare dei temi attuali e delicati, con una penna fluida e scorrevole. Ci ha scaraventati all'interno delle vite di questi ragazzi e ci ha fatto piangere e gioire insieme a loro. Ho scoperto per caso quest'autrice e ringrazio il cielo ogni giorno per averla portata sulla mia strada, perchè è una delle autrici self che mi ha lasciato un segno indelebile dei suoi scritti e che difficilmente si dimentica. Grazie Antonella per aver scritto le storie di questi meravigliosi ragazzi.



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