Recensione “I sogni di Alice”
di
Elisa Mura
Alice è un'appassionata di saghe fantasy ed è un’inguaribile sognatrice, tanto che ha preso l’abitudine di riportare i suoi singolari “viaggi notturni” in un simpatico diario. Ma sin da bambina, lei ha anche un sogno reale nel cassetto: diventare una brava attrice e quando il suo fidanzato, Alex, le propone di trasferirsi a Milano per iscriversi ad una scuola di recitazione, Alice inizia a intravedere il suo percorso, che non sarà certo privo di ostacoli. La ragazza mette in valigia il suo amato coniglio di peluche e lascia la sua complicata famiglia, ma, quando arriverà a destinazione, scoprirà che la sua relazione amorosa è giunta al capolinea. Dopo un’insolita proposta, Alice si ritroverà a convivere insieme al suo ex, con cui ha comunque un forte legame e al nuovo ragazzo di lui in un condominio abitato da persone invadenti. La strada per diventare attrice si fa ardua e un mistero aleggia sulla scuola in cui si è iscritta: chi sarà l'anonimo fondatore e autore delle loro sceneggiature? Questa è una commedia che tocca temi importanti, si parla di sogni, di amore, di rivalità, ma soprattutto di quanto può essere indistruttibile un legame di vera amicizia.
Recensione
Il libro di cui vi parlo oggi si intitola “I sogni di Alice” di Elisa Mura. Il libro parla della storia di Alice Pancini, cha ha un grande sogno: quello di diventare attrice. Fidanzata fin da adolescente con Alex Martini decide di raggiungere il ragazzo che si è trasferito, un anno prima, a Milano per intraprendere gli studi. Quando arriva in città però una sorpresa la attende. Alex si è innamorato di un’altra persona e inaspettatamente si tratta di un altro uomo. Alice vede crollare i suoi sogni, per la paura di trovarsi da sola in questa città a lei sconosciuta, e con il pensiero quindi di dover tornare a casa. Ma Alex è un uomo dalle mille risorse e non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua migliore amica. La nostra protagonista si ritrova quindi a dividere un appartamento con i due ragazzi. Riuscirà ad esaudire il suo sogno? Riuscirà a trovare l’amore?
Che dire? La cosa che mi lascia sempre basita in questi casi è la questione dell’editing.
“Le tre figlie, il nipote e il cognato della coppia aspettavano con ansia il momento di spillare una bella sommetta al povero Dante, non appena fossero arrivati i soldi. Beatrice più furba del marito, deciderà di imbrogliare i parenti mentendo sulla cifra arrivata in banca. I congiunti, allibiti e delusi, furono costretti a rinunciare.”
Un po’ di confusione nella coniugazione dei verbi…passato, presente, futuro. E ancora…
“Non c’è nulla per cui tu debba scusarti. L’importante è che stai bene.”
Per non parlare della grammatica di base…
“Scherzi? Gli ho minacciati di scappare con il circo se non mi avessero lasciato a casa.”
“Che schifo!” Gli insulta lei piangendo…”
“Ritorno in camera mia in punta di piedi, perché gli ho già sentiti aggirarsi per la casa…”
“Un piccolo barlume di speranza si accese nella mia testa. “Chiamami pure dio. Vieni.”
Leggendo le frasi si capisce che qualcosa stona nella fluidità della frase, e per questo, sono cose a cui io proprio non riesco a passare sopra. Ci sono anche cadenze dialettali, ma nel contesto, risultano anche simpatiche.
“Al bancone della reception stava una signorina elegante dall’aria seria…”
La prima parte della storia, quando la nostra protagonista ci racconta dell’inizio della sua avventura, risulta un po’ lenta e prolissa. Si velocizza nella seconda parte, quando la narrazione entra nel vivo e una figura maschile fa la sua comparsa nella vita di Alice. La scrittura mi è sembrata un po’ acerba: non ho sentito pathos o trasporto nel momento in cui i due protagonisti si sono dichiarati il loro amore. Un’ altra pecca che ho riscontrato è stata che ha toccato un tema delicato, come il divorzio, in modo, a mio modesto parere, un po’ troppo superficiale. Mi dispiace perché la trama è originale e ben intessuta, con intrecci che sono studiati adeguatamente. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e anche quelli di contorno hanno un ruolo fondamentale nella storia. Ma come dicevo all’inizio c’è da rivedere tutta sintassi, così proprio non va.
3 stelle
Recensione a cura di Alissia Marv
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