venerdì 23 febbraio 2018

*Recensione* “La poesia dell’anima” di Patrisha Mar edito dalla Newton Compton Editori

*Recensione* 
La poesia dell’anima
 di
 Patrisha Mar 
edito 
dalla Newton Compton Editori





«Hai dimostrato che la differenza è solo nell’occhio di chi guarda»


Salve Lovers!

Questo fine settimana ho letto per voi l’ultimissimo libro di Patrisha Mar “La poesia dell’anima” edito dalla Newton Compton Edizioni.


Ma come sempre andiamo con ordine.

Anna è la nostra protagonista, una ragazza semplicissima, costretta a rinunciare al suo sogno di diventare medico, per aiutare la sua famiglia, a cui è legatissima, e per problemi di salute del padre, è costretto a lasciare il lavoro e ad essere seguito nelle cure per la sua malattia; e se prima il solo stipendio del padre bastava per pagare le spese della famiglia, adesso le cose si stanno facendo più complicate.

Grazie a Dafne, la sua migliore amica, e al suo carattere esuberante, estroverso, e qui possiamo dire totalmente diverso da quello di Anna, conosce, per caso, un giovane meccanico: Giulio.

Giulio e Dafne iniziano un rapporto di “conoscenza” …profonda. Entrambi non hanno nulla da perdere, ma questo solo apparentemente.

Dafne si accorge giorno dopo giorno che da Giulio vuole di più, cosa che Giulio non è in grado di darle.

Giulio fa un passo indietro, ma più cerca di allontanarsi da Dafne, e più si avvicina, pericolosamente, ad Anna. Lei è la donna che, dopo anni, è riuscita a smuovere quel muro che volutamente aveva alzato.

E averla assunta nella sua officina non ha aiutato a starle lontano. Decisamente no!

Ma uno dei motivi per il quale il loro rapporto si è fatto sempre più complice, con i giorni che passavano, è merito di Tommaso. Chi è Tommaso? Il fratello di Giulio, un ragazzo di poco più di vent’anni con la Sindrome di Down.

Tommaso sarà un po’ il perno di questo rapporto tra i due protagonisti. Da una parte troviamo la ragazza che aiuta Giulio a capire che «avere la sindrome di Down non significa essere stupidi, ma avere dei tempi diversi dagli altri, ma le necessità sono le stesse di tutti noi. Il desiderio di realizzarci, di essere indipendenti, liberi di poter essere ciò che vogliamo.»; dall’altra parte troviamo Giulio che è spinto dal desiderio di proteggere il fratello, l’unica persona che gli è rimasta della sua famiglia.

La fine ovviamente non ve la spoilero, ma è tutto da leggere.

Conoscendo la scrittrice, sapevo che non mi avrebbe deluso, ma questa volta ho ammirato ancora di più il suo lavoro. Il modo in cui ha affrontato un tema così delicato, senza “strafare” per eccesso né per difetto. Ha cercato di portare al mondo del lettore che, la Sindrome di Down, sta solo nella differenza dell’occhio di chi guarda, e l’ha fatto con rispetto ed educazione che ho apprezzato in modo significativo.

I miei Complimenti Patrisha, come sempre, continua così!


4 stelline


Recensione a cura di Erika














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