martedì 19 giugno 2018

*Recensione* "La casa delle farfalle" di Silvia Montemurro Edito da Rizzoli Editore

*Recensione*
"La casa delle farfalle"
di Silvia Montemurro
Edito da Rizzoli Editore



Sinossi:Anita ha trent'anni e insegna biologia all'Università di Colonia. Non ama gli aerei e soffre di vertigini, ma non saprebbe spiegarne il motivo. Quando la sua vita viene sconvolta da un tragico evento, in crisi lascia Hans, il suo compagno, per tornare nei luoghi dov'è cresciuta - in treno naturalmente. Lì, sul lago di Como, è decisa a ritrovare se stessa. Mentre passeggia cullata dallo sciabordio delle onde, incontra una bambina dai tratti giapponesi e dalla voce meravigliosa. Si chiama Yoko e, proprio come lei, è segnata da una ferita difficile da rimarginare. Presto Anita, leggendo il diario della nonna Lucrezia, scoprirà di essere legata a Yoko da una storia rimasta sepolta per anni, che unisce le loro famiglie. Tutto ha origine nel 1943, quando la casa di Lucrezia, la villa delle Farfalle, viene occupata da alcuni ufficiali tedeschi. Tra lei e Will, uno degli ufficiali, nasce un sentimento dirompente, ma la guerra sembra ostacolarli...

Recensione:
Lovers, vi anticipo che sto per parlarvi di un libro che io definirei meraviglioso e devo ammettere che da parecchio non leggevo un romanzo così appassionante e completo.

Anita è una donna che, dopo un'esperienza drammatica, cerca di ritrovarsi, e decide di lasciare il fidanzato Hans e la Germania, per tornare in Italia, sul lago di Como, nella magica "Villa delle Farfalle".
C'è la mamma Margherita ad aspettarla, una madre con cui non ha mai avuto molta confidenza, ma che in un momento così delicato per lei sente la necessità di avere vicino.
La casa parla della nonna Lucrezia, che Emma adorava e che, inaspettatamente, nasconde un passato che è più presente di quanto si possa pensare, un passato tenuto nascosto a Emma anche per desiderio della nonna, ma che lei è decisa a scoprire.

"Le case sanno chi le ama davvero, chi si prende cura di loro. Le pareti sono intrise dell'amore delle persone che non ci sono più. La polvere aiuta a conservare l'energia."
Tutto inizia in quella stanza dove la nonna passava ora a catalogare le sue farfalle e dove Emma ritrova la "scatola rossa", quella proibita, che per nessun motivo avrebbe mai potuto aprire.
Ma la donna, ormai adulta, decide di non ascoltare le vecchie minacce della nonna e ciò che troverà in quella scatola le permetterà di aprire la porta che la porterà a viaggiare nel tempo.
Uno dei suoi primi incontri in riva al lago è con una bambina giapponese, Yoko, che canta in maniera incantevole e che manifesta un interesse profondo verso Emma.La ragazza, incuriosita dalle numerose coincidenze, decide di scoprire cosa nasconde il passato della sua famiglia, insospettita ancora di più dalla madre, che si rifiuta di rispondere alle sue domande e dimostra un'inspiegabile ostilità verso la piccola Yoko e il padre.

Dalla lettura del diario della nonna emergeranno segreti inaspettati e sconvolgenti e credetemi se vi dico che non riuscirete a smettere di leggere per la curiosità di scoprire ogni minimo dettaglio.
Il destino sembra divertirsi a giocare con la vita delle donne di questa famiglia, tessendo un filo che poi torna sempre al punto di partenza, alla "Casa delle Farfalle".

Non vi posso svelare nulla di più, sarebbe un peccato togliervi il piacere di scoprire ogni dettaglio di questa bellissima storia, che si alterna tra presente e passato in maniera perfetta.
L'autrice è stata veramente molto brava a descrivere i personaggi, le emozioni e le vicissitudini. A volte chiudendo gli occhi mi sembrava di essere nella serra con Emma, oppure con Lucrezia in mezzo ai boschi diretta al rifugio dei Partigiani...
Inoltre i temi affrontati sono attuali e ci invitano a riflettere sul valore degli affetti e sull'importanza dell'amore.

Ho amato anche la presenza delle farfalle che ci accompagnano in ogni capitolo, l'eleganza di queste piccole creature dalla vita breve... Vedendole nei prati che si posano leggiadre sui fiori possono sembrare tutte uguali, ma ognuna di loro appartiene a una specie precisa, con caratteristiche particolari.
E l'autrice apre in modo originale ogni capitolo... Come se ogni evento fosse accompagnato dalle caratteristiche di una farfalla precisa.

Posso concludere affermando senza remore che Silvia Montemurro è un'autrice veramente bravissima, la scrittura semplice e fluida rapisce il lettore, facendogli provare un'altalena di forti emozioni.
Romanzo consigliatissimo.

"La vita di una farfalla è breve. Il suo battito d'ali si consuma in pochi giorni. Ma quegli attimi d'amore rimangono impressi come piccoli istanti di felicità, nel cuore di chi resta"


5 stelle



Recensione a cura di Sara










Nessun commento:

Posta un commento