martedì 25 settembre 2018

Recensione in anteprima per Alyssia

Recensione in anteprima 
di 
"LA mia sfida sei tu" 
di 
Manuela Ricci 






Recensione

Il libro è il quarto di una serie che vede come protagonisti diversi ragazzi che giocano a football e frequentano la stessa università. Pur essendo il quarto, è un libro stand alone, auto conclusivo, che può essere letto senza aver conosciuto i capitoli precedenti. In questa particolare trama facciamo la conoscenza di Gus Murphy e Bettany Clarck, due ragazzi con un bagaglio non indifferente alle spalle: entrambi con una mancanza genitoriale che li segna nell’anima. 
Per quanto riguarda il fardello di Bettany, andando avanti con la lettura, scopriamo che risulterà ancora più pesante: infatti i genitori cercano di farle dimenticare una persona, che si è rivelata scomoda durante la loro arrampicata sociale. Il vissuto di Gus, non è poi troppo lontano da quello di Bettany: dopo essere stato lasciato dalla sua ragazza, si ritrova con il cuore spezzato, senza però venire a conoscenza di tutta la storia, e del perché lei sia sparita, senza spiegazioni e motivazioni valide. 

Gus, pur avendo sempre gravitato nella stessa cerchia di amicizie, si ritrova ad avvicinarsi a Bet in un suo momento di particolare difficoltà, ossia nel momento in cui la protagonista è alla deriva. L’unico appiglio che ha per tenersi a galla è proprio Gus. La nostra protagonista ha bisogno di non sentire più quel dolore che le lacera l’anima, che la sfinisce e l’unico modo per non sentirlo è quello di auto infliggersi dolore fisico per dimenticarsi di quello interiore. Inizialmente terrà il nostro protagonista alla larga da tutto questo dolore, per poi lasciarlo entrare, in punta di piedi, nella sua vita. Ma l’incognita è sempre dietro l’angolo e se il passato tornasse impetuoso come un uragano, il loro rapporto sarà così forte da resistere? Io non dico di più…

Mi trovo un po’ in difficoltà nel fare questa recensione, non so davvero da che parte iniziare. La trama, credo sia ben strutturata e credibile. I personaggi sono ben caratterizzati, grazie anche al metodo di scrittura utilizzato dall’autrice. 
La visione introspettiva ci lascia entrare a conoscere la parte intima dei protagonisti, caratterizzando quindi il libro con monologhi, piuttosto che con i dialoghi che risultano concisi ed efficaci dal punto di vista della comprensione del testo. 
La narrazione avviene tramite i pov alternati dei due ragazzi, e ritengo che questo metodo sia indicativo per entrare in simbiosi con i protagonisti. 
 È un libro da leggere con attenzione, perché la trama fa dei salti temporali per farci conoscere il passato dei protagonisti, e a volte crea un po’ di confusione. Ho trovato delle lacune per quello che riguarda la figura di Kinsley e la sua storia, a me personalmente sono rimasti dei punti interrogativi. 
Comunque, il contenuto c’è, è un bel libro, con una trama che tiene incollato il lettore, con colpi di scena e personaggi secondari di un buon livello e spessore, ma il tasto veramente dolente, e di questo me ne dispiace parecchio, è il fatto che il testo sia pieno zeppo di errori, più o meno gravi. Quando un autore, organizza un’uscita di un nuovo libro, soprattutto un volume atteso come questo, credo abbia bisogno di prendersi più tempo, senza dover pubblicare con troppa fretta. 
La copia per noi Blog, deve essere ben revisionata, perché si possa valutare un testo a 360° il lavoro di un autore o autrice che sia. Gli errori trovati, non sono solo errori di battitura, quelli sarebbero stati il meno, ma sono errori significativi. Ovviamente questo rallenta la lettura, non permette al libro di scorrere in modo fluido e spedito, non ci si gode nemmeno la storia. Credo che con un poco più di attenzione, tutto questo si potrebbe ovviare, basterebbe prendersi tutto il tempo necessario, d’altronde, come dicevano le nonne un tempo, la gattina frettolosa fece i gattini ciechi
No?
Di seguito alcuni errori di cui vi parlavo.



“Pesca il cellulare dalla tasca dei jeans e dopo AVERSELO portato all’orecchio resta in attesa”


“Questo locale, con le sue pareti in legno, le travi alte con lanterne rosse che penzolano dal soffitto è sempre stato uno dei miei posti preferiti, ricordo le prime volte che sono stata qui con Logan, erano i mesi in cui mi ero trasferita qui, ignara di cosa mi AVESSI lasciato alle spalle.”


“Solo che sai bisogno di un passaggio conta pure su di me.”


“Resto spiazzato, con i muscoli che si tendono appena, prima di stringerla appena contro di me.”


“Se le farei qualcosa, anche se non sono qui, lo verrò a saper, e a quel punto credimi, per te sarà finita davvero.”


“I miei occhi si crollano nei suoi.”


“…conosco Carter da tutta la vita, se sta già dormendo vuol dire che se le spassata alla grande.”


“…alla fine non mi porterà da nessuna parte, ma non ho scelta, ho mi imbottisco di farmaci per non annegare, ho devo trovare una via di fuga…”


Potrei andare avanti all’infinito, perché ce ne sono in ogni pagina e purtroppo non me la sento di sorvolare su queste cose, così proprio non si riesce a leggere.



2 stelle.

Recensione a cura di Alissya Marv





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