giovedì 28 aprile 2016

Recensione "NON POSSO AMARTI" di Antonietta Agostini



BIOGRAFIA

Antonietta Agostini, classe 1982. Mamma a tempo pieno e scrittrice per passione. Fa il suo esordio nel mondo della scrittura nel 2010, pubblicando L'amore...che gran casino, che attualmente è conosciuto con un altro titolo, Quel maledetto Cupido. Nel 2013 pubblica con la Butterfly Edizioni il suo secondo romanzo, Amori a metà. Nel 2014 pubblica il suo primo racconto erotico autopubblicato, Amore Proibito e a seguire completa la trilogia con Voglio perdermi in te e Passione Proibita, vendendo più di 7000 copie in pochi mesi. Nel 2015 pubblica Infinita Pasión, che prende spunto da Pasión Prohibida, interpretato da Jencarlos Canela e Monica Spear. Il romanzo è un tributo a Monica Spear ed è tradotto anche in lingua spagnola.Sempre nel 2015 pubblica il primo capitolo della duologia Non posso amarti, e subito dopo anche una commedia natalizia Prova a dirmi di no. Non posso non amarti è il suo ultimo romanzo.


SINOSSI

Cosa accade quando due cuori calpestati dall'amore si incontrano? Fabio e Nicole sono costretti a lavorare insieme per risolvere un caso di omicidio. indagando sull'uomo più pericoloso e potente della città. I due pur odiandosi, finiscono per desiderarsi più di ogni altra cosa al mondo, anche se cercheranno di scappare l'uno dall'altra. Durante un'operazione sotto copertura, le cose per Nicole si mettono male. Insieme alla sua squadra, Fabio cercherà di salvarle la vita. Fra l'odio e L'attrazione fisica, quale sentimento avrà la meglio?

Ebook ---> http://amzn.to/1MZghKg
Cartaceo ---> http://amzn.to/1OiH5aa



RECENSIONE


Il titolo del libro che mi è stato proposto di leggere è "Non posso amarti" di Antonietta Agostini, autrice piena di passione che di certo trasmette ai suoi scritti! Si tratta di un romanzo erotico, a mio parere davvero ben scritto nella scene "interessanti" ovvero non risulta mai volgare. Tutto parte dai due protagonisti: Fabio Crespi e Nicole Marchetti. Entrambi poliziotti, che a causa dei loro tentativi di fuga da due relazioni deludenti e scottanti, si ritroveranno a lavorare insieme ad un caso che non sembra avere soluzione. L'attrazione tra i due è quasi istantanea ma sono decisi e determinati a tenersi lontani e collaborare per incastrare Igor Proietti, uomo facoltoso invischiato in affari illeciti che riesce a mascherare le tracce lasciando impunito l'omicidio e lo stupro della propria cameriera. L'autrice ci lascia sognare sia sul famosissimo colpo di fulmine e ci sprona a non chiuderci facendo intendere con la sua coppia che anche il cuore più ferito può tornare a battere davanti alla persona giusta. Una cosa che ho apprezzato molto dello stile dell'autrice è stato il modo di strutturare e interpretare i capitoli alternandoli uno per uno con entrambi i punti di vista dei protagonisti, cosa che mi ha creato un pizzico di curiosità in più anche se non trovo i personaggi ben definiti e mi hanno dato l'impressione fossero sempre in contraddizione con quello che erano nel capitolo precedente, di certo sorprendenti! La lettura è stata più o meno scorrevole secondo me alcune parti andavano elaborate un po di più ad esempio: sono riuscita a dare luogo al romanzo, ovvero Trastevere, grazie al ristorante in cui era solito pranzare il giovedì il Sig. Proietti che devo dire mi ha deluso per la facilità con cui si sia fatto incastrare alla fine! Mi è molto piaciuto invece il finale, il ritrovarsi dei due con la consapevolezza e la voglia di provare a dare inizio a questa relazione nata in maniera così rapida nel trambusto, l'ho trovato di una dolcezza infinita. In conclusione penso che sia un racconto che valga la pena leggere!


di Adele Capitano


ESTRATTI

1) Ero sincero quando le ho detto di amarla, la amo, la amo dal profondo del mio cuore, la amo perché una come lei difficilmente si incontra nella vita. La bacio, come se fosse la prima volta che lo faccio, con la stessa voglia e voracità di quando l’ho baciata per la prima volta. Lo faccio con passione, con ardore. Le nostre salive si mescolano, le nostre lingue roteano veloci intrecciandosi. Il suo corpo ardente si fonde con il mio. Mi cinge le gambe intorno alla vita e con una mano le accarezzo la pelle liscia e morbida.

[…] «No cazzo no.» Mi passo una mano tra i capelli. Fabio ma che hai? Perché ti sbatti così tanto per proteggerla? «Ma che vuoi? Perché non ti fai gli affari tuoi?» si inalbera. Dio quanto è bella quando si arrabbia. Gesticola come una pazza e fa avanti e indietro tra la camera da letto e il salotto con i jeans in mano. Improvvisamente sento il bisogno di starle dentro, di possederla. La blocco prima che possa raggiungere la sua stanza. Nicole si irrigidisce e mi guarda spaesata. «Non toccarmi…» dice con voce tremante. «Altrimenti che fai?» dice guardandomi storto. «Smettila di fare la dura. Avevi una paura fottuta di quell’uomo, non puoi correre altri rischi», le accarezzo il viso. Che mi prende? Il mio cuore si scioglie e invece non dovrebbe farlo, deve rimanere impassibile agli occhi impauriti di Nicole. Non posso lasciarmi andare, non posso farlo, non posso desiderarla ancora. Non riesco ad allontanarla. Nicole resta inerme tra le mie braccia. Si perde nei miei occhi e io nei suoi. «Vuoi usarmi ancora?» deglutisce mentre sussurra queste parole con una vocina da bimba. «Non ti ho usata, vorrei averlo fatto. Solitamente quando vado a letto con una donna il giorno dopo non mi interessa, già non la desidero più. Con te è diverso. Mi attrai, e la cosa mi sorprende. Vorrei tenerti alla larga e invece non riesco a smettere di pensare alle tue labbra, ai tuoi baci», ammetto, ma subito dopo mi pento delle mie parole. […]

[…] «Io non lascio stare nulla…sappilo.» Mi avvicino di più, sollevo la gonna del vestito e mi posiziono sulle sue gambe. Le nostre intimità si sfiorano, ci dividono soltanto i suoi pantaloni. Lui è già pronto ed eccitato. Cerco la sua bocca ma lui mi evita. «Che vuoi?» mormora prendendomi per le braccia. «Te…» mi ritrovo a dire con voce suadente. «Meglio di no», Fabio muove la mascella nervosamente e non smette di guardare la mia bocca. Baciami cretino, invece di fare il difficile. Penso. «Meglio di sì», riesco a liberarmi dalla sua stretta e con una mano lo afferro dietro alla nuca. «Smettila», sussurra a un soffio dalle mie labbra. Scuoto il capo e con la punta della lingua lecco la sua bocca. Lui resta impassibile, sta cercando in tutti i modi di opporsi al suo volere, ma il suo corpo parla da solo, mi desidera, e voglio averlo, solo un’altra volta, per dimostrargli che se voglio posso usarlo anche io. […]

Nessun commento:

Posta un commento