"Leggere per me era evasione e conforto, era la mia consolazione, il mio stimolante preferito: leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberate dentro la tua testa" (P.Auster)
giovedì 3 novembre 2016
Intervista a CHIARA PELLEGRINI
SINOSSI
"Succede di amarsi, amarsi terribilmente, amarsi in una maniera folle. Succede di tornare ad amare se stessi dopo essersi rinnegati. Succede, dopo un lungo viaggio al buio, di ritrovare l'orizzonte ampio di un cielo limpido. Succede la pace. Succede un silenzio. Succede una notte zeppa di sogni, una notte come questa. Succede ed è meraviglia." In un giorno d'estate, Marta e Luca si ritrovano e nel caldo torrido di una notte in collina tornano a guardarsi. Marta racconta, saltando tra passato e presente, il desiderio di felicità che nutre da sempre e che Luca raccoglie, esaudisce.
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Per chi se la fosse persa, lo staff di AMIAMO I NOSTRI LIBRI ha realizzato in diretta una magnifica intervista per la nostra CHIARA PELLEGRINI, finalista a ILMIOESORDIO 2016 con il suo "UNO SCHIOCCO DI DITA". Ve la riproponiamo per conoscerla meglio in venti domande. Buona lettura e in bocca al lupo a te Chiara!!
1. Chiara per chi non ti conosce, vuoi raccontarci chi sei, cosa fai, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Buongiorno a tutti!!! Chi sono? Sono Chiara, ho trentacinque anni, sono sposata, sono in attesa di sapere se potrò insegnare, perché ho fatto il concorso scuola ma ancora non ho saputo i risultati!!! Il mio sogno? Scrivere.
2. Quando e come nasce questo sogno?
Nasce probabilmente con me... è rimasto chiuso a lungo nel cassetto...poi, nel 2011 la svolta...il desiderio di scoprirmi, di non nascondermi più...un primo manoscritto che parte per case editrici, riceve un miliardo di no, fino a quando il primo si, di un mese fa, lo porta in finale al concorso Ilmioesordio edizione 2016. Nel frattempo tante possibilità...un corso di scrittura creativa nella mia città...da cinque a quindici persone in una stagione!!!
3. Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Scrivevo il diario...poi leggevo libri e ne annotavo sul quaderno pezzi che mi piaceva ricordare...portavo con me, dovunque, taccuini e penne e descrivevo paesaggi e persone...segnavo parole che magari sentivo e di cui non sapevo il significato...erano tempi senza telefonini e computer...
4. Secondo te qual'è il segreto per scrivere un buon libro?
Ah ah, se lo sapessi avrei scritto un buon libro!!!!! Invece sono solo all'inizio di una strada tutta in salita! Non so come si scriva un buon libro, quale è il segreto...forse la curiosità, la stessa che ti porta a leggere tanto, magari anche per cercare storie nuove che hanno radici in quelle già scritte. La curiosità verso quello che ci muove e che si muove intorno a noi.
5. Hai la bacchetta magica e puoi "rubare" qualcosa ad altri autori.. cosa e a chi?
Domanda bellissima...la durezza della Fallaci e il suo coraggio, l'intelligenza profonda di Calvino, la capacità di interrogarsi di Safran Foer, la vena romantica di Sparks.
6. Com'è nata l'idea del tuo libro? Da cosa hai preso spunto per strutturare la trama?
In realtà "Uno schiocco di dita"è nato come un racconto breve nel 2001. Nel 2008, dopo una estate bellissima, di quelle piena di amici e notti lunghissime, l'ho ripreso. Era ottobre, un autunno ricco di nostalgia. Il racconto si è allargato, volevo raccontare di uno stato d'animo, di un modo di vedere il mondo che sentivo mio...ecco il personaggio di Marta, che forse un po' mi somiglia...qualche cosa che è successa davvero cucita insieme a tanta fantasia. E luoghi, persone che magari avevo visto, e che ho provato a raccontare, sempre con un tocco di immaginazione.
7. Il tuo libro preferito?
Difficile sceglierne uno..."Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" di Collodi è il primo libro della mia memoria, e forse il più amato perché me lo leggeva mia nonna.
8. Scriveresti mai a 4 mani?
Credo di no. Scrivere è un gesto privato. Credo non potrei condividere proprio quei momenti...ed ho ritmi troppo altalenanti...
9. Cosa ne pensi del mondo magico delle autrici self e di tutto quello che succede all'interno?
Ecco, questa è davvero una questione delicata...mi sento aliena rispetto al mondo delle self, perché faccio molta fatica a propormi. Mi sono auto pubblicata per partecipare ad un concorso che lo prevedeva, ma non so se riuscirei a farlo di nuovo...a volte poi c'è tanta invidia e io non sopporto chi si sente arrivato. Io credo di avere molti limiti...
10. Parlaci un pò dei personaggi. Come sono nati e se c'è uno preferito o che ti rappresenta di più
Marta è una ragazza fuori dal tempo...trentenne con principi che la rendono poco alla moda. Innamorata da sempre di Luca, nonostante la lontananza. A lei sono legata a filo doppio... è un personaggio che mi ha salvata scrivendolo...e c'è Luca, non un figo, uno normale che ha scelto di vivere la sua vita e che sente però di appartenere a Marta, ovunque e comunque. Marta è un personaggio pieno di vita, Luca è egoista, umanissimo.
Mi è tanto piaciuto raccontare della nonna di Marta...Ofelia...il nome vero di mia nonna, mia nonna davvero.
11. Che cosa ti ha spinto a partecipare al concorso "Il mio esordio"?
Ciao! Grazie per questa domanda. È preziosa perché mi dà la possibilità di dire che è stato un amico a scusarmi e a dirmi che nella vita vale seguire quel che amiamo...un amico che non c'è più. Il suo consiglio ha aperto una strada. È una cosa dolorosissima sentire che la mia passione ha fatto un piccolo salto in avanti e non poterglielo dire davvero, alzando il telefono o incontrandolo sotto casa. Ma in qualche modo ci di dirà che ne è valsa la pena...io lo so, lo sento.
12. Cosa non potresti mai scrivere? Sia come genere sia come argomento
Gialli. Non riesco neanche troppo a leggerli!!!
13. Quanto di te c'è nel libro? E' solo un opera di fantasia o scaturisce da emozioni o esperienze personali?
È di certo opera di fantasia, i fatti li ho inventato, ma molto di me ci è finito in mezzo...mi sono sentita e mi sento ancora come Marta...piena di desideri, di nostalgie...
14. C’è un libro a cui sei particolarmente legata?
Sono molto legata a "Cent'anni di solitudine". Macondo è un posto in cui amo tornare spesso, proprio grazie alla lettura...un viaggio possibile ogni volta che desidero.
15. Un libro che hai scritto e che vorresti vedere realizzato in film
Eheh, forse "Uno schiocco di dita" potrebbe essere un buon soggetto cinematografico...una bella commedia romantica!!! Il secondo, che è ancora in valutazione ad una casa editrice, quindi mai uscito prima, mi piacerebbe intanto vederlo pubblicato!!!
16. Come hai vissuto la sua stesura fino alla pubblicazione? Come ti sei sentita?
Fino alla pubblicazione con tanta voglia di vedere la storia intera...dopo la pubblicazione per il concorso con tanta ansia, ma anche con la gioia di poter fare quello che amo e sperare di trovare un cuore che lo capisca.
17. 5 pregi e 5 difetti della scrittura
Difetti: le ore piccole, la gente che ti guarda come fossi un'aliena quando dici che scrivi, il tempo lungo per scrivere anche solo un pensiero, le parole che si ripetono, i dubbi continui.
Pregi: per scrivere devi leggere, infinite possibilità di costruire una storia, scavare nell'anima, piangere, provare a vedere il mondo con gli occhi dei personaggi.
18. C'è un libro che avresti voluto assolutamente scrivere te?
Ce ne sono tanti, ma se devo proprio spararla grossa direi Pastorale Americana di Philip Roth!
19. Hai detto che il tuo sogno è scrivere...hai già in mente altre storie da mettere nero su bianco?
Una storia è in concorso, quindi in attesa di valutazione...la seconda è da qualche tempo conclusa e in attesa che qualcuno la scelga come progetto su cui investire...ora in testa ho poco...non sono molto produttiva o meglio, amo leggere e adesso credo sia importante per me scoprire storie già scritte magari per alimentare proprio la mia fame di scrittura.
20. É cambiata un po' la tua vita da quando hai pubblicato il romanzo? Cosa ne pensano i tuoi famigliari, amici, fidanzato.....
La mia vita non è cambiata, in fondo ancora non ho fatto praticamente niente, ho solo preso coscienza del fatto che se desideri qualcosa devi provare a prenderla e in questo, rispetto a qualche tempo fa, sono molto cambiata...e la mia famiglia è un grande sostegno...
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