martedì 8 novembre 2016

"Vorrei vivere di te. Piacere russo volume 2" di Malia Delrai









Anche in questo romanzo Malia si distingue per il suo stile alternativo, ma, in questo c'è un piccolo cambiamento di scrittura che ho subito notato quando ho iniziato a leggere e durante lo scorrimento, ne ho avuto  conferma. Ritroviamo sempre Selene e Roman, scritto sempre dal punto di vista femminile. Selene fugge dalla Russia e da Roman grazie all'aiuto di  Tatia, promessa sposa dello stesso Roman tramite un patto stipulato da tempo,  da parte di entrambe le famiglie. Selene parte con il cuore in tumulto, riflettendo l'addio di Roman, del suo amore non detto, non ricambiato, con l'animo distrutto. Una volta giusta in Italia, a Milano, mentre aspetta il treno per tornare a Firenze, viene rapita e tenuta segregata in una camera d'albero, nuda, legata con un solo braccio al letto. Tra lei e il suo aguzzino, Alex dice di chiamarsi, si instaurerà un rapporto a dir poco strano.  Selene durante la sua prigionia assumerà comportamenti, che per me, degni di nota. Si atteggia da femme fatale,  nuda, per poter conquistare il suo aguzzino dal punto di vista sessuale, e ci riesce! Ma col passare delle ore, tra odori, sapori, flashback, atteggiamenti, le si accenderà la lampadina, la sua coscienza parla e si ribella, il suo cuore la fa ragionare, e allora giocherà d'astuzia per smascherare l'uomo incappucciato, Alex, perche Selene conosce quell'uomo..... Nonostante tutti i casini  cui si trova, Selene continua ad analizzare, analizzare, la situazione  in cui si ritrova, ma ritorna sempre al punto di partenza: < se fossi rimasta, Roman mi avrebbe protetta > , ma poi l'orgoglio ritorna prepotente e le dice che Roman l'ha tradita con Tatia. Ma ormai il suo cuore, anche a chilometri di distanza appartiene a Roman e mai nessuno riuscirà ad estirpare quell'amore, che per quanto forte vivo, non potrà mai morire. Si salverà Selene?  Aspettando con ansia l'ultimo vol della serie, consiglio di leggere questo romanzo. 5 stelline 


Aurelia Laz

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