martedì 10 gennaio 2017

Recensione "Noi - Come tutto ha inizio #1 Alfieri Series" di Lucia Tommasi



SINOSSI

Serena è fidanzata con Andrea da qualche anno e sono molto felici insieme.
La loro vita è perfetta, pensano al matrimonio e ad un futuro, finché una sera arriva il fratello maggiore di Andrea, Michele.
Lui è il classico rubacuori, il bello e dannato che ha ogni sera una donna diversa, non ha mai pensato di innamorarsi. Questo finché non conosce la futura cognata. 
I due iniziano una relazione clandestina, fatta di baci rubati e sesso bollente.
Il destino ci mette il suo zampino, una gravidanza e un errore di distrazione li farà scoprire da Andrea.
Serena dovrà fare la temuta scelta. 
Michele o Andrea?



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RECENSIONE





Il libro di cui vi parlo oggi è “Noi, come tutto ha inizio” di Lucia Tommasi. Il libro parla di una storia d’amore a tre, un triangolo, ma non è il classico triangolo, perché si parla di un marito, Andrea, di una moglie, Serena e dell’altro, Michele, che è il fratello di lui. Andrea e Serena stanno insieme da un paio anni e quando decidono di sposarsi arriva lui, il fratello maggiore a scombinare i piani. Andrea e Michele sono come il giorno e la notte. Il primo pacato, bravo, forse anche troppo, il classico uomo su cui puoi fare affidamento, il sostegno, colui che ti ama incondizionatamente. Il secondo invece, il bello e dannato, lo scavezzacollo, il playboy impenitente, il giocatore d’azzardo, il bad boy per eccellenza. E forse è proprio questo che attrae Serena. Mi è piaciuta la figura di Andrea che ci ha creduto fino in fondo, anche quando i due amanti sono stati scoperti e il tradimento era alla luce del sole. Mi ha fatto tenerezza ed esorto la scrittrice a riservargli una storia tutta sua, una sorta di riscatto. Per quello che riguarda la storia tra i cognati invece, è una storia scomoda, scabrosa per questo originale e piccante.





La voglia di stare insieme, la paura di essere scoperti, il sesso sfrenato. Questi sono gli elementi base di questa storia. La trama è ben sviluppata, ma ho trovato troppo infantili i dialoghi. Non c’è l’introspezione dei personaggi, manca il loro punto di vista attraverso i pensieri e questo, a mio avviso, penalizza la storia. Geniale il colpo di scena finale, mi è piaciuto, anche se si poteva intuire qualcosa nel corso della lettura.


È un libro che si fa leggere, un quattro stelle che potrebbe diventare un cinque stelle senza problemi, perché se ben sviluppato, ha davvero del potenziale.

Quattro stelle.



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