martedì 21 febbraio 2017

Recensione "I MANIPOLATORI DEL TEMPO" di Evelyn Miller



SINOSSI

“Sono misteri di un mondo che non riesco più a capire e che, probabilmente, non ho mai capito. È un mondo strano questo, è un mondo che non ci appartiene più, aveva detto un giorno mia madre, cupa. Papà le aveva risposto che il mondo non c’era mai appartenuto. Che noi credevamo che ogni cosa ci spettasse di diritto, ma l’unico diritto che avevamo era quello di vivere. Naturalmente Louise aveva commentato gelida che non avevamo neanche quello e aveva inveito contro il Signore – nonostante si dicesse atea. Io avrei tanto voluto domandare che cosa ci rimanesse allora. Il cielo è scuro. Il suo grigiore si riflette sulle finestre degli alti grattacieli che sembrano lapidi in un enorme cimitero. E noi, spettri, che camminano al suo interno. Gli stormi di uccelli che volano tra i palazzi sono come corvi venuti a mangiare le carcasse. Le nostre”. I manipolatori del tempo è una storia frammentaria che si sviluppa attorno alla vita di Haylee e Louise Murphy. È una storia d’azione, velata da note crude e soprannaturali, in cui il genere umano è coinvolto in una guerra tra esseri potenti e antichi, i signori del tempo. Con uno stile veloce e preciso, adatto a questo tipo di romanzo, il viaggio di ogni personaggio prosegue in un mondo diverso, conosciuto e sconosciuto allo stesso tempo.


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RECENSIONE

Il libro di cui vi parlo oggi è “I manipolatori del tempo” di Evelyn Miller. Il libro è un Urban Fantasy e parla di due sorelle Haylee e Louise Murphy che si trovano a dover affrontare un mondo cambiato. Separate da due anni si cercano e durante il loro percorso incontrano degli strani individui. Louise è quella che affronta i viaggi temporali. All’inizio del racconto è nel mezzo del deserto e si imbatte in una fattoria abitata da una donna e da un bambino. Qui viene a conoscenza dell’esistenza di un oggetto, una clessidra, che forse può cambiare il corso degli eventi. Louise si fa consegnare l’oggetto e continua il suo percorso ritrovandosi in messico nel bel mezzo di un conflitto a fuoco. Conosce Mike un cowboy che faceva l’agente immobiliare e viveva nell’Ohio insieme alla sua ragazza. Si trova a dover combattere con l’uomo proprio per la clessidra, ma è una ragazza forte e molto sveglia, quindi il cowboy ha vita difficile. Insieme scappano dentro un tunnel inseguiti da un gruppo di messicani che vogliono ucciderli ed è qui che girano l’orologio della clessidra e vengono catapultati in una spiaggia della contea del Kent in Inghilterra.




Dall’altra parte Haylee deve affrontare il ripulitore al quale consegna il suo punto fermo che sono un paio di orecchini proprio di sua sorella. Dopo aver incontrato quest’uomo grande e grosso vestito di bianco, si imbatte in Eiji un ragazzo metà giapponese e metà australiano che diventerà per un po’ suo compagno di viaggio. Il ripulitore le dice che deve cercare un certo Chronos, perché lui può aiutarla a ritrovare la sorella.

Non mi ero mai imbattuta in una trama Urban Fantasy. Devo dire che ne sono rimasta favorevolmente colpita. La trama è articolata, tanto che per stargli dietro, ho dovuto fare uno schema mano a mano che andavo avanti nella lettura. La scrittura scorre fluida e gli intrecci sono intriganti, tengono il lettore incollato al libro. Mi è piaciuta la figura di Haylee, perché nonostante la sua giovanissima età si è rivelata una ragazza forte, tenace, determinata in tutte le situazioni che si è trovata ad affrontare.


“Tu e il tuo punto fisso siete stati il suo primo esperimento. La prima il cui tempo è stato manipolato. Grazie a te è possibile scoprire il metodo che ha usato e riparare il ciclo del tempo. Avrebbe potuto ucciderti, ma sei il suo orgoglio.”


Louise invece è già una donna che sa destreggiarsi nelle circostanze più pericolose, sa difendersi e sa colpire per fare male. Grazie a Chronos le due sorelle si ritroveranno insieme e affronteranno il loro destino.



 L’unica cosa che è mancata, a mio avviso, è lo sviluppo di una storia d’amore. Lo dico solo perché le premesse c’erano tutte, ma non mi intendo di questo genere di romanzi quindi forse va bene così.
Nel complesso mi è piaciuto davvero. 

4 Stelle




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