RECENSIONE "DOVE LA FINE INIZIA"
di
Nicole Benedettini
Salve amici librosi, oggi sono qui per
parlarvi del libro di Nicole Benedettini: dove la fine inizia.
La Benedettini nonostante la sua giovane età
ha uno stile che colpisce, che ti fa strabuzzare gli occhi. I suo personaggi
sono ben tratteggiati e sono stati inseriti in un contesto storico importante,
abbastanza vicino a noi, grazie alla sua narrazione fresca, coinvolgente e mai
banale.
Una storia che ci ricorda quanto il muro di
Berlino abbia diviso: familiari, amici, innamorati, conoscenti. Che ha ucciso
gente ma soprattutto a quante persone come noi ha tolto la libertà, in un tempo
poi così lontano dalla nostra realtà? Una storia che fa riflettere, che ci
mostra come i ragazzini di allora vivessero sospesi, ostacolati da quel muro.
Ho apprezzato i protagonisti e come
nonostante la loro giovane età, intavolassero discorsi profondi e maturi.
Inclinai
la testa: - Ora com'è il vostro rapporto?
- Da
fratelli e non da nemici.
- Con
gli anni siete migliorati.
- Nella
vita si cresce. E quando cresci si spera che le cose migliorino e i difetti si
attenuino, come in questo caso. Adesso gli voglio bene, e lui ne vuole a me.
Ho adorato questo passaggio in cui Brian
esprime con semplicità un concetto fondamentale: “Nella vita si cresce. E quando
cresci si spera sempre che le cose migliorino.”
Una storia d’amore romantica e piena di
significato che vi farà sospirare, commuovere ed emozionare.
Appoggiai
la testa contro la sua e lo strinsi forte. Lo amavo troppo, lui amava me,
eravamo lì, insieme, vicini, c'era pure mia madre fra tutta quella folla, un
po' triste ma pure sollevata, e c'era anche l'anima di mio padre, un uomo
forte, meraviglioso. Avrei desiderato che fosse lì con me, ma purtroppo non era
possibile. In quella folla c'erano tutti i miei concittadini, ormai non
esistevano più Est ed Ovest, quella era un'unica Berlino, una Berlino esultante
in quella data che sarebbe passata alla storia.
Consiglio vivamente la lettura di questo
libro, quest’autrice merita di essere letta.
Recensione a cura di Giusy Vitale
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