venerdì 17 novembre 2017

Recensione Angelica Rubino – Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta

Recensione "Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta" 

di Angelica Rubino 




SINOSSI:

E' il 999 in Britannia. Secondo i celti, l'anno successivo arriverà la fine del mondo. Non sanno che un perfido re è alla ricerca di qualcosa che solo loro hanno, per salvare se stesso. Jeremy è solo un ragazzino, ma forte e determinato. Parte con il cavaliere Sam per lavorare alla corte del re, rischiando la vita. Qui conoscerà Kamila, bellissima e dolce principessa. Ma scoprirà anche la sua voglia di salvare il mondo.

RECENSIONE:

Nel 999 non era facile essere un ragazzo del popolo, soprattutto in un regno governato da un re malvagio. Jeremy cerca il riscatto della sua condizione per aiutare la madre vedova e le sorelle minori e così parte insieme al cavaliere Sam per lavorare alla corte del re. Sembra tutto facile ma siamo appena all’inizio.
Jeremy incontrerà tanti amici e altrettanti nemici, scoprirà segreti familiari e intraprenderà anche avventure che mai aveva pensato potessero far parte della vita di un aspirante prestigiatore.

<<Sono rimasto molto colpito dalla tua esibizione e sono convinto che al re farebbe piacere avere un mago di corte.>>

<<Ho ricevuto un’offerta vantaggiosa …andare alla corte del re ed esibirmi davanti a lui. Se gli piaccio, mi assumerà e guadagnerei molti soldi che potrei mandare a voi, madre, per aiutarvi…>>

Angelica, autrice della storia, ci racconta in modo semplice ma non per questo banale le peripezie dei vari personaggi, che non sono altro che caricature degli uomini e delle donne moderne, pronti combattenti delle insidie della vita e della crescita personale ma che vivono in un passato arricchito da un po’ di fantasia.

L’autrice affronta diverse tematiche: l’amore, l’amicizia, la famiglia, il sacrificio, l’invidia, la generosità, il tradimento, il riscatto, il perdono, la malvagità, la morte, la magia e l’eterna lotta tra il bene e il male.
Le storie dei personaggi s’ intrecciano tra di loro, creando una sorta di alleanza per sconfiggere le ingiustizie del re malvagio e del suo seguito, restituire alla principessa Kamila il suo trono e portare prosperità nel regno.

Un giorno però ci fu un terribile incidente che uccise il re e la regina. Si salvò solo Kamila, grazie all’intervento del cugino del padre, Deathproof, a cui passo il trono. Il re è un uomo avaro, che pensa solo a se stesso, che non pensa al bene del popolo ma solo a favorire la gente ricca. Dice ai povere che non c’è denaro, ma la verità è che lo usa solo per ciò che interessa a lui.

Tra colpi di scena, innamoramenti e delusioni, tradimenti e redenzioni, alla fine ciascun personaggio trova il suo finale e il male sconfitto.
Sono anche finite le avventure di Jeremy? A questa domanda non saprei rispondere… perché non lo chiedete all’autrice?

IN SINTESI:
Jeremy Jenkhins e il fiore della montagna perduta è un bel racconto per ragazzi. Leggendolo si passano un paio d’ore in buona compagnia, con una storia piacevole e scorrevole, con personaggi simpatici e determinati, coraggiosi e avventurosi.
Sentimenti e tematiche affrontati rispecchiano la giovane età dell’autrice stessa, ma allo stesso ci aprono uno spiraglio sul suo modo di vederli e affrontarli. Crescendo, apprezzeremo anche la sua maturità in merito.

VOTO:            3 su 5 stelle

Recensione a cura di Luisa Distefano






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