sabato 12 maggio 2018

* Recensione * "Occhi neri" di Lia Carnevale

* Recensione * 
"Occhi neri" 
di Lia Carnevale



Sinossi:


Viola è una giovane donna dal passato doloroso, abbandonata alla nascita, ha trascorso gran parte della sua vita in un istituto. Costretta a crescere troppo in fretta, non ama le relazioni, preferisce restare single piuttosto che legarsi a qualcuno e rischiare di soffrire ancora.
L'incontro con un uomo misterioso, però, metterà in crisi i suoi piani. Alessandro cercherà di rompere la corazza di ghiaccio che avvolge il suo cuore, ma un pericolo incombe su di lei.
Ben presto si renderà conto che non tutto è come sembra e che niente accade per caso.


Recensione



Il libro di cui vi parlo oggi si intitola “Occhi neri” di Lia Carnevale. Questo libro ci racconta la storia di Viola, una ragazza abbandonata alla nascita dalla madre. Cresciuta in vari istituti, ha perso fiducia nel genere umano e tiene a debita distanza tutti, tranne Anna e Federico, due ragazzi incontrati in istituto e quindi con il suo stesso vissuto alle spalle, accomunati dalla stessa sofferenza. Viola ha trovato la sua strada: insieme ad Anna ha aperto una piccolo negozio di sartoria e tutto procede per il meglio, fino a quando, proprio nel suo negozio, una sera nell’orario di chiusura, entra Alessandro. La nostra protagonista si imbatte in un paio di occhi neri, ne rimane affascinata e incantata e da quel giorno qualcosa nella sua vita cambia…ma non tutto è come sembra…



Il primo impatto non è stato proprio dei migliori. Una scena in particolare mi ha lasciato perplessa. Viola ha visto Alessandro una volta sola, quando è entrato nella sua sartoria chiedendole di usare il telefono, una manciata di minuti e se ne è andato. Poi la nostra protagonista va a Milano per un convegno, sta tornando in hotel a piedi, di sera, quando viene strattonata per un braccio. E, ovviamente manco a dirlo, è Alessandro. Già lì io avrei urlato al maniaco, ma va bene, soprassediamo. Poi succede questo:



«Non posso. Devo tornare in albergo, c'è una persona che mi aspetta» dico, riferendomi a Federico, anche se sarà da qualche parte con la sua ex. Torna immediatamente serio e irrigidisce la mascella. «Tu non hai un fidanzato, Viola» afferma inespressivo.
«Tu cosa ne sai?» D’improvviso mi ricordo delle rose, di quella trovata il giorno prima, del bigliettino e della frase sugli occhi. Lui era stato in sartoria la mattina... e ora sembra così sicuro quando dice che non sto con nessuno.
«Altrimenti non avresti tanta voglia di scoparmi!» aggiunge, avvicinandosi ulteriormente. Sono una ragazza sfrontata, non mi sento a disagio di fronte a nessuno, ma con lui è diverso.
«Ok, lo ammetto! Sono attratta da te ma questo non vuol dire che andremo a letto insieme.»




Fortunatamente poi la storia ha preso un altro filone. Viola è una ragazza profondamente segnata dall’abbandono della madre, una ragazza che sopravvive alla vita, precludendosi la possibilità di essere felice guardandosi intorno o lasciando uno spiraglio per far entrare le persone le gravitano attorno.



“La mancanza dei genitori mi ha resa incapace di amare, di osservare, di sentire, e soprattutto di vivere. Ho provato ad accettare la mia condizione, a combatterla con l'aiuto di una specialista, a fiancheggiarla facendola diventare mia alleata, ma lei mi odia tanto quanto la odio io e, ogni volta che si presenta lo fa tramite incubi e notti insonni. Sono arrivata al punto di essere talmente stanca che le ho lasciato il libero arbitrio fa di me ciò che vuoi, non combatto più.”


Incontra Alessandro ma non riesce comunque a lasciarsi andare del tutto, continua ad essere diffidente.



“È un appuntamento. Il primo. Di una lunga serie? Non lo so e ho paura che possa essere così. L'amore non esiste. Chi doveva amarmi di più al mondo mi ha gettato via come se fossi un pezzo di carta senza valore. Come posso fidarmi di uno sconosciuto? Alessandro può farmi male. Lui può farmi vivere. Non voglio. Il suono del campanello mi scuote dai miei pensieri. Mi alzo con le gambe tremanti e le mani sudate. È arrivato.
Mentre apro la porta, mi sento stupida per essermi vestita, truccata con cura e aver messo il profumo migliore che ho, solo per lui. Per piacergli. Perché fra tutte le sensazioni che ho provato prima che arrivasse c'è stata anche la paura che non mi trovasse abbastanza carina.”



Ma poi il cuore prende il sopravvento e la nostra protagonista si lascia andare alla passione e alla scoperta di un sentimento più grande. Alessandro ha un segreto e quando la verità viene a galla, Viola ricade di nuovo nel vortice della delusione, si sente tradita ancora una volta, da quella persona, che più di tutte le altre avrebbe dovuto proteggerla. Ed è qui che la trama assume un’altra piega. Infatti in questa parte del libro ho trovato molta introspezione da parte di Viola. Per una volta si ascolta, cerca di razionalizzare gli eventi, di non agire d’istinto, ma cerca di capire le persone, di focalizzarsi sul perché del loro comportamento. Capisce che è da lì che deve ripartire per dare un senso alla sua vita.

Questo libro non è la semplice storia d’amore, tocca temi difficili e sofferti e devo dire che l’autrice è stata brava a metterli nero su bianco.

La voce narrante è solo quella di Viola, ed è un peccato. Se fosse stata anche dalla parte di Alessandro, avrebbe avuto sicuramente quel qualcosa in più. La storia si sviluppa un po’ troppo velocemente: per più di metà del libro siamo alle prese con la conoscenza tra i due, poi in ottanta pagine c’è tutto il succo della trama. Nelle scene di sesso, secondo me, l’autrice usa un linguaggio un po’ troppo scurrile, non consono con il filone della trama: non è un libro erotico. Detto questo, ritengo che sia comunque un buon libro, un po’ più complesso, diverso dal classico rosa.



3 stelle


Recensione a cura di Alissia Marv

Nessun commento:

Posta un commento