lunedì 12 novembre 2018

*Recensione Tappa Blog Tour* Tutto questo o nulla di Mari Thorn & Anne Went

*Recensione Tappa Blog Tour* 
Tutto questo o nulla 
di 
Mari Thorn & Anne Went






Recensione



Il libro di cui vi parlo oggi si intitola “Tutto questo o nulla” di Mari Thorn & Anne Went. La trama ci racconta della storia d’amore tra Noah e Lilian. Il nostro protagonista è un ragazzo con forti difficoltà affettive.

Cresciuto in un orfanotrofio di Londra viene adottato da una coppia che gli riversa addosso tutto l’amore che sono capaci di donargli. Lui però, sente di non esserne degno e di contro, ne combina di tutti i colori. Ma più lui si ostina ad essere arrabbiato e scontroso, più loro lo ricoprono di amore. Il padre adottivo lo istrada verso la carriera militare, per dargli disciplina, e lui si innamora di quella vita, ammettendo che quella è la strada giusta. Viene mandato in Afghanistan e lì viene travolto da una tragedia che lo tocca nel profondo, una cosa di cui è difficile dimenticarsi: il suo convoglio viene attaccato e lui rimane l’unico superstite, assistendo impotente alla morte di tutti gli altri militari. Tornato in patria la sua vita riprende e fa domanda, che viene accolta, come vigile del fuoco. Incontra una ragazza, Carrie, e la frequenta, assiduamente e unicamente, perché tra loro c’è una fortissima intesa sessuale. Ma Carrie desidera di più, una casa, un bambino, e lo costringe ad una seduta di terapia di coppia da una psicoterapeuta: Lilian. E da qui iniziano i guai. Ma io non vi svelerò di più.



Che dire…mi viene in mente un’unica parola: WOW. È tutto racchiuso qui, in queste tre lettere, il senso del libro. A mio parere, è una di quelle trame che lascia il segno, che mentre lo leggi, ti entra sotto pelle e divori le pagine, tanta è la curiosità di sapere come si sviluppa la storia. Sono stata catturata dai protagonisti, dal loro tormento interiore; ho vissuto in prima persona le loro angosce, le loro gioie. Come dico sempre, è difficile inventare qualcosa di nuovo in un romanzo rosa, perché le storie d’amore sono tutte molto simili, ma è il modo di scrivere che fa la differenza, e in questo libro, la differenza si sente davvero. I dialoghi sono un crescendo di tensione, attrazione tra i protagonisti, che quando esplode, sono veri e propri fuochi d’artificio. La trama è narrata dal doppio pov in un modo inusuale: in prima persona dalla parte maschile e in terza persona dalla parte femminile. Non ne avevo mai letti prima scritti in questo modo, e devo dire che all’inizio l’ho trovato un po’ strano, ma poi con lo svolgersi dei fatti, è stato piacevole. Noah è un uomo intenso e tormentato, mentre Lilian è una donna semplice e passionale. Proprio per questo, all’inizio i loro mondi entrano in collisione, nel vero senso della parola; ma poi, quando in modo fortuito, si incontrano di nuovo, il loro modo di relazionarsi cambia sensibilmente. Noah è deciso a lasciarla andare perché ancora una volta non si sente degno dell’amore incondizionato e totale da parte di un altro essere vivente. Ma è Lilian che combatte per entrambi, rivelandosi una donna forte.



“Fece un passo indietro perché aveva bisogno di non sentirsi addosso Noah se voleva riuscire a parlare davvero. 

<Sei un bugiardo Noah. Non è vero che tu non sei una brava persona, non è vero che tu non sai amare. Tu hai solo paura, paura di lasciarti conquistare e anche ferire. Io non so niente di te, di che cosa sei stato prima di quel maledetto giorno in cui sei entrato nel mio studio, ma ti conosco. IO TI CONOSCO! E ti voglio. Voglio i dieci minuti al giorno, voglio il tuo pensiero su di me per tutto il resto del tempo, voglio aspettare che la giornata finisca perché sia di nuovo mattina. E voglio di più anche , se so che non lo avrò mai! Però l’unica cosa che non voglio, che non posso sopportare, è il tuo odio. L’odio per ciò che io sono per te, per la debolezza che ti costringo ad ammettere ogni giorno.>” 


Un altro elogio che mi viene da fare, è che non si avverte minimamente il fatto che siano state due teste a tirare fuori questa storia. Segno che le autrici erano parecchio in sintonia. Questa è una versione rivisitata rispetto alla precedente: io le avevo entrambe e ne ho letto un po’ di una e un po’ dell’altra, confrontandole dove trovavo errori. La nuova versione è sicuramente migliore, ma restano comunque degli errori, refusi e mancanze di articoli qua e là. Detto questo, è un libro da leggere assolutamente.



4 stelle


Recensione a cura di Alissa Marv

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