mercoledì 28 febbraio 2018

*Recensione* “Amore fuori programma” di Anna Zarlenga

*Recensione*
Amore fuori programma” 
di 
Anna Zarlenga









Il libro di cui vi parlo oggi si intitola “Amore fuori programma” di Anna Zarlenga. La trama parla di Lia, una ragazza che per mantenersi lavora come cameriera in un pub, ma la sua più grande aspirazione è quella di sfondare nel mondo della musica. La nostra protagonista ha una band e si esibisce in un locale di Napoli, il Blue Dragon, cantando canzoni famose, ma scrivendone anche di sue. Un giorno mentre sta tornando a casa si scontra, letteralmente parlando, con Stefano, che scoprirà essere il fratello della sua coinquilina. Dopo l’urto, nascono scintille a non finire, che si trasformeranno a poco a poco in un vero e proprio scontro tra Titani…ma tutto questo astio, nasconderà qualcos’altro?

Ho letto questo libro in un weekend. La storia scorre veloce, ed è una scrittura irriverente perché i battibecchi tra i due protagonisti non si sprecano e sono esilaranti.

«Questa è tutta la forza che hai? Impegnati di più. A cosa servirebbero i pesi che sicuramente sostieni di alzare in palestra?» mi rimbrotta, e io stringendo le labbra faccio un secondo tentativo, stando attento a non 

sfiorare il suo corpo. Impresa titanica, visto lo spazio angusto. 

«Non esce fuori! È incastrato!» si lamenta. 

«Spostati un po' a destra» gracchio, esasperato, mentre sfuggo a uno sfioramento casuale. 

«Sono bloccata!» ribadisce inarcandosi verso di me. Accidentaccio, comincia a fare troppo caldo! 

«Cambiamo posizione, forse riesco a tirarlo fuori da 

lì» tento, divaricando leggermente le gambe per tirare con più efficacia il cassetto. 

«Non riesco a muovermi, Fallo uscire!» si agita lei, facendo cigolare il macchinario mentre io tento di nuovo di liberarla.” 



Il carattere forte e determinato di entrambi è descritto talmente bene che traspare dalle pagine: mi sembrava davvero di essere in mezzo alla linea di fuoco dello scambio di battute. Lia mi è piaciuta davvero tanto: è una ragazza tenace che non ha paura e non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, neanche al de Monte senior, padre della sua coinquilina e di Stefano.


"Mi alzo di scatto e mi avvicino belligerante alla sua scrivania. Ringrazio i miei tacchi che esaltano la mia statura. Troneggio su di lui come un'arpia in cerca di vendetta. Per me, per Stefano, per Amanda. Per tutti quelli che tenta di far sentire inferiori."

«Ascolti bene, uccellaccio impagliato. Ringrazi il suo santo protettore che io ci tenga molto ai suoi figli, altrimenti credo che non si sarebbe risparmiato un giro con la testa nello sciacquone del bagno. Ma nessun 

affetto potrà mai impedirmi di impartirle un solenne bagno di umiltà.» 

L'avvocato senior non sembra affatto impressionato. 

«Mi sta minacciando, signorina? Non è una mossa molto astuta minacciare un avvocato.» 

«Oh, mi creda, non è molto astuto nemmeno 

minacciare me. Sarò una ragazza senza laurea e senza la conoscenza delle regole basilari del mondo dell'aristocrazia, ma le assicuro che la mia testa 

funziona benissimo. Non mi frega. Questo è un altro tentativo per assoggettare Stefano al suo volere!» 



L’unica cosa di cui Lia è letteralmente terrorizzata, è quel sentimento altrettanto forte e potente come il suo carattere, quel sentimento che cambia tutto e che ti fa fare cose senza senso, quel sentimento la cui parola inizia con la A. Infatti, quando inizia a prendere consapevolezza di essere irrimediabilmente innamorata di Stefano, si comporta irrazionalmente e il nostro protagonista non è da meno. Lui ha però il grosso e ingombrante problema di lavorare con il padre, che con una sorta di ricatto lo tiene sotto controllo, dicendogli anche come vivere la sua vita. Ma arriva anche per il nostro protagonista, il momento in cui capisce di essere perdutamente innamorato di quella ragazza così selvaggia e indomabile, ed è in quel preciso istante che il suo mondo riceve uno scossone.



“La musica intanto comincia a pervadere la sala e mi concentro su di essa per non scoppiare. Non è la solita musica che ci si aspetterebbe in un luogo del genere. Non mi ricorda nessuna canzone conosciuta.

La sua voce arriva prima al cuore che alle orecchie. Mi tocca e mi stringe, mi fa tremare le ossa. Mi prende e mi solleva in alto per farmi ricadere. In un attimo tutta questa serata assurda riacquista un senso.

Lia è qui.

Mi volto verso il palco e la vedo, meravigliosa e letale come sempre. Ha i capelli raccolti, e non mi piace. La preferisco ribelle e sconsiderata, sfrontata e irrispettosa, imprevedibile, irritante, irresistibile Lia.

La mia Lia.

Mia. Perché dovrebbe essere mia? Perché vorrebbe essere mia? Cosa abbiamo in comune noi due? Niente, apparentemente, ma allora perché non riesco a smettere di volerla? Perché la voglio e basta. In modo doloroso e sconvolgente.”

Lia cerca di contrastare fino alla fine l’amore che prova per Stefano, ci si mette proprio d’impegno, raccontandosi delle frottole pur di tenerlo alla larga.



“Che sia a un punto di non ritorno è chiaro. O vado avanti, e so benissimo cosa c'è avanti a me, o mi fermo qui e continuo la mia vita senza di lui. Sarà doloroso, sarà difficile, ma potrebbe essere più difficile 

innamorarmi perdutamente e scoprire che non può funzionare. Lo so, io stessa ho detto che essere sempre d'accordo non vuol dire amarsi, che in un rapporto sano ci vogliono le scintille e via dicendo. L'ho detto, va bene. 

L'ho detto. Andando avanti con questo ragionamento dovrei concludere che io e Stefano siamo anime gemelle per quanto litighiamo, ma diciamoci la verità senza peli sulla lingua: che speranza abbiamo, noi due, di non 

ucciderci a vicenda? Ok, c'è passione. C'è molta passione. Una valanga di 

passione. C'è il mio respiro che si blocca, il mio cuore che se ne va in giro per i fatti suoi, i miei piedi che si arricciano… 

…Io non sono così e non lo sarò mai, e non posso pretendere che lui cambi così come lui non può pretendere di cambiare me. Dove ci porterà questa follia sensuale e inarrestabile?” 


Ma si sa, l’amore fa crescere, fa cambiare, fa maturare, fa in modo che due persone si completino a vicenda; ed è quello che succede a tutti e due. La trama non è originalissima, ma quello che dico sempre, è che un romanzo rosa parla d’amore, quello che fa la differenza è il modo in cui è scritto. E questo libro è scritto benissimo: mi sono immedesimata in Lia, sono entrata in sintonia con Stefano, aiutata dal fatto che il pov è dalla parte di entrambi. La scrittura è accattivante e tiene incollato alle pagine, perché vuoi sapere quante altre ne combinerà la nostra eroina. Ci sono alcune piccole imperfezioni, ma si può sorvolare perché non intaccano il filo del discorso o la fluidità della frase. Il mio consiglio? È un libro da leggere, un libro da non lasciarsi sfuggire perché merita, soprattutto per il modo geniale, e qui assolutamente originale, in cui è scritto l’epilogo. Complimenti.



5 stelle


Recensione a cura di Alissia Mar



Nessun commento:

Posta un commento