sabato 21 maggio 2016

Anteprima "AGENTE CAOS" di Alexandra Gale




BIOGRAFIA

Alexandra Gale non è fatta per amare. L'amore è per gli umili e lei vive nel pieno di un delirio di onnipotenza. Una scrittrice desiderosa di elevare l'ordinario a straordinario,alla costante ricerca di emozioni. Con lei, è come essere a due passi dal paradiso e a uno dall'inferno. "Agente del Caos" è il suo primo romanzo. E' stato scritto senza un criterio apparentemente logico. Perché ella crede che le idee migliori non verranno mai dalla ragione, ma da una lucida visionaria follia.




SINOSSI


FOLLIA:Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio. PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali. INSTABILITÀ:Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni. CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo. AJAY COOPER: Indefinito. Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi. E Esmeralda Ghale ne era la prova...




RECENSIONE


Fa l'ingresso nel mondo delle emergenti  una straordinaria autrice: la nostra  Alessandra Gale.
Si tratta di una scrittrice complessa che affronta nel suo libro Agente del Caos ( un paranormal dark romance), in modo mirabile il tema della follia.
Un personaggio indimenticabile che vi conivolgerà, e vi terrà con gli occhi incollati alla pagina,,,in un crescendo di brividi e suspence. Alessandra Gale è un autroce pignola e raffinata; i suoi libri non sono scritti a caso ma con metodo e riscerca costante. La consiglio proprio per la sua attenzione alla stori, alla psicologia e ai dettagli.
Fidatevi il suo libro è una bomba pronta a scoppiare nel cuore e nell'animo di tutti...
buona lettura!

Primo volume della serie inside the Rehab e affronta la storia complicata di Ajay Cooper un ragazzo con problemi di instabilità emotiva al limite della follia che però esercita un oscuro fascino sulla dottoressa che lo ha in cura Esmeralda Gale. Un ragazzo che sa nascondere la sua instabilità e che comincia a invadere i sogni e la psiche di una donna che credeva di essere perfettamente equilibrata….ma in fondo dietro a ogni equilibrio…non si nasconde forse la miccia della follia?
Questa è la domanda che pervade il libro della Gale; qual è il limite tra sanità e follia? Qual è il punto di non ritorno che ci porta a  incontrare il caotico mondo degli impulsi e cedergli fino a sacrificare il nostro equilibrio emotivo?
 Il male inte4so come seme di pazzia, come abbandono di ogni forma di razionalità nel giudizio, che porta a variazioni aberranti dello stato emotivo è una condizione misteriosa e precaria. La mente umana non è stata ancora studiata e le sue patologie intense come squilibri sono misteriose affascinanti e oscure. E pertanto nella loro misteriosa genesi, nel loro impenetrabile segreto, risultano ancor più pericolose. Ajayè un uomo che non fa capire cosa lo spinge verso il caos e in quell’inconsapevolezza si cela il pericolo del contagio. Perché se non riusciamo a capire, delimitare cosa separa follia da sanità mentale, se non riusciamo a circoscrivere i limiti che separano normalità da abisso, siamo tutti come la dottoressa Ghale…in costante perenne pericolo.
Ecco che il ragazzo da curare diventa l’agente del caos…colui capace di innescare dubbi che lavorano logorando ogni precaria certezza e rivelare che dietro lì apparente sanità equilibrata della dottoressa Ghale, si nasconde in realtà un universo ancora più oscuro di quello del suo paziente proprio perché negato. L’autrice ci vuol far comprendere il pericoloso fascino che l’oscurità degli impulsi sconosciuti esercita su di noi e come di fronte a quell’attrazione siamo vittime indifese, vulnerabili e fragili. Se la follia può donarci ali per creare ( del resto la follia è come la santità ossia la capacità di vedere il mondo con occhi diversi che vanno oltre l’apparenza) può, altresì essere germe di distruzione qualora la si nega e la si abbellisce di veli nascondendola a noi stessi:
Lei  da sempre, preferiva delinearsi con un' immagine di sé,alquanto distorta: si riteneva una persona onesta, incorruttibile, buona, se non addirittura, migliore degli altri, al fine di ingannarsi, crogiolandosi ed attribuendosi allo stesso tempo un finto set di valori morali superiori. Questa millantante considerazione, non era nient’altro che la faccia della stessa medaglia: Quella donna era direttamente proporzionale alle qualità oscure e negative, ben nascoste di lui.

In fondo siamo tutte noi una possibile dottoressa Esmeralda Ghale affascinate e terrorizzate dal nostro lato oscuro, malvagio e che in realtà rappresenta soltanto una serie di impulsi che se nascosti, negati, temuti si ingrandiscono fino a diventare un terremoto distruttivo di noi stessi, delle relazioni e di tutto ciò che di armonico esiste nella personalità umana. Ajay Cooper rappresenta proprio questo lato distruttivo, questo lato che corrode che lotta contro il desiderio di ordine che è innato in ognuno di noi. Ajay Cooper è il simbolo di come sia pericoloso non conoscere, non abbracciare i nostri impulsi perché essi sono sia il preludio del paradiso come dell’abisso. E se noi neghiamo l’altra parte dell’umano l’abisso se ne appropria alimentandosi fino a divenire una forza sconvolgente, destabilizzante e perturbante.
Io lo so che lei non è come si mostra.
Ecco la vera minaccia dell’oscurità, quella di rivelare una parte di noi scambiandola per il tutto. Come se i nostri valori, la nostra voglia di bello sia solo una facciata. Ecco che la dottoressa resta scissa, preda degli impulsi più tenebrosi fino a scendere volontariamente ma inconsapevole in un inferno da lei stessa creato.

Oscuro, inquietante duro a tratti il libro della Galoe ha la potenza dirompente di domande eterne e senza tempo. Ottima la ricerca della malattia mentale e la sottile denuncia di come spesso essa pur se considerata curabile venga temuta tanto da non avere un vero e propria volontà di cura. Si cerca il sollievo, si cerca di renderla meno paurosa , si cerca di razionalizzare l’irrazionale ma non di comprenderla. Perché per comprenderla dovremmo ammettere che ognuno di noi, dentro conserva il seme nascente della follia. 
Ottima la capacità di analisi psicologica della nostra Gale spesso però abbandonata in favore del romance. In realtà abbiamo una splendida pagina di romanzo psicologico da tenere in considerazione. E che spero sia ampiamente sviluppata in ogni sua sconvolgente potenzialità nel prossimo libro.
Voto. 

Quattro stelline pienamente e egregiamente meritate.

di Alessandra Micheli


ESTRATTI




di Giusy Autrice Vitale

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