BIOGRAFIA
Alexandra Gale non è fatta per amare. L'amore è per gli umili e lei vive nel pieno di un delirio di onnipotenza. Una scrittrice desiderosa di elevare l'ordinario a straordinario,alla costante ricerca di emozioni. Con lei, è come essere a due passi dal paradiso e a uno dall'inferno. "Agente del Caos" è il suo primo romanzo. E' stato scritto senza un criterio apparentemente logico. Perché ella crede che le idee migliori non verranno mai dalla ragione, ma da una lucida visionaria follia.
SINOSSI
FOLLIA:Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio. PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali. INSTABILITÀ:Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni. CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo. AJAY COOPER: Indefinito. Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi. E Esmeralda Ghale ne era la prova...
RECENSIONE
Fa l'ingresso nel mondo delle emergenti una straordinaria autrice: la nostra Alessandra Gale.
Si tratta di una scrittrice complessa che affronta nel suo
libro Agente del Caos ( un paranormal dark romance), in modo mirabile il tema
della follia.
Un personaggio indimenticabile che vi conivolgerà, e vi terrà
con gli occhi incollati alla pagina,,,in un crescendo di brividi e suspence.
Alessandra Gale è un autroce pignola e raffinata; i suoi libri non sono scritti
a caso ma con metodo e riscerca costante. La consiglio proprio per la sua
attenzione alla stori, alla psicologia e ai dettagli.
Fidatevi il suo libro è una bomba pronta a scoppiare nel
cuore e nell'animo di tutti...
buona lettura!
Primo volume della serie inside
the Rehab e affronta la storia complicata di Ajay Cooper un ragazzo con
problemi di instabilità emotiva al limite della follia che però esercita un
oscuro fascino sulla dottoressa che lo ha in cura Esmeralda Gale. Un ragazzo
che sa nascondere la sua instabilità e che comincia a invadere i sogni e la
psiche di una donna che credeva di essere perfettamente equilibrata….ma in
fondo dietro a ogni equilibrio…non si nasconde forse la miccia della follia?
Questa è la domanda che pervade il
libro della Gale; qual è il limite tra sanità e follia? Qual è il punto di non ritorno
che ci porta a incontrare il caotico
mondo degli impulsi e cedergli fino a sacrificare il nostro equilibrio emotivo?
Il male inte4so come seme di pazzia, come
abbandono di ogni forma di razionalità nel giudizio, che porta a variazioni
aberranti dello stato emotivo è una condizione misteriosa e precaria. La mente
umana non è stata ancora studiata e le sue patologie intense come squilibri
sono misteriose affascinanti e oscure. E pertanto nella loro misteriosa genesi,
nel loro impenetrabile segreto, risultano ancor più pericolose. Ajayè un uomo
che non fa capire cosa lo spinge verso il caos e in quell’inconsapevolezza si
cela il pericolo del contagio. Perché se non riusciamo a capire, delimitare
cosa separa follia da sanità mentale, se non riusciamo a circoscrivere i limiti
che separano normalità da abisso, siamo tutti come la dottoressa Ghale…in
costante perenne pericolo.
Ecco che il ragazzo da curare diventa l’agente del caos…colui capace di
innescare dubbi che lavorano logorando ogni precaria certezza e rivelare che
dietro lì apparente sanità equilibrata della dottoressa Ghale, si nasconde in
realtà un universo ancora più oscuro di quello del suo paziente proprio perché
negato. L’autrice ci vuol far comprendere il pericoloso fascino che l’oscurità
degli impulsi sconosciuti esercita su di noi e come di fronte a
quell’attrazione siamo vittime indifese, vulnerabili e fragili. Se la follia
può donarci ali per creare ( del resto la follia è come la santità ossia la
capacità di vedere il mondo con occhi diversi che vanno oltre l’apparenza) può,
altresì essere germe di distruzione qualora la si nega e la si abbellisce di
veli nascondendola a noi stessi:
Lei da sempre, preferiva delinearsi con un'
immagine di sé,alquanto distorta: si riteneva una persona onesta,
incorruttibile, buona, se non addirittura, migliore degli altri, al fine di ingannarsi,
crogiolandosi ed attribuendosi allo stesso tempo un finto set di valori morali superiori.
Questa millantante considerazione, non era nient’altro che la faccia della stessa
medaglia: Quella donna era direttamente proporzionale alle qualità oscure e
negative, ben nascoste di lui.
In fondo siamo
tutte noi una possibile dottoressa Esmeralda Ghale affascinate e terrorizzate
dal nostro lato oscuro, malvagio e che in realtà rappresenta soltanto una serie
di impulsi che se nascosti, negati, temuti si ingrandiscono fino a diventare un
terremoto distruttivo di noi stessi, delle relazioni e di tutto ciò che di
armonico esiste nella personalità umana. Ajay Cooper rappresenta proprio questo
lato distruttivo, questo lato che corrode che lotta contro il desiderio di
ordine che è innato in ognuno di noi. Ajay Cooper è il simbolo di come sia
pericoloso non conoscere, non abbracciare i nostri impulsi perché essi sono sia
il preludio del paradiso come dell’abisso. E se noi neghiamo l’altra parte
dell’umano l’abisso se ne appropria alimentandosi fino a divenire una forza
sconvolgente, destabilizzante e perturbante.
Io lo so che lei non è come si mostra.
Ecco la vera
minaccia dell’oscurità, quella di rivelare una parte di noi scambiandola per il
tutto. Come se i nostri valori, la nostra voglia di bello sia solo una
facciata. Ecco che la dottoressa resta scissa, preda degli impulsi più
tenebrosi fino a scendere volontariamente ma inconsapevole in un inferno da lei
stessa creato.
Oscuro,
inquietante duro a tratti il libro della Galoe ha la potenza dirompente di
domande eterne e senza tempo. Ottima la ricerca della malattia mentale e la
sottile denuncia di come spesso essa pur se considerata curabile venga temuta
tanto da non avere un vero e propria volontà di cura. Si cerca il sollievo, si
cerca di renderla meno paurosa , si cerca di razionalizzare l’irrazionale ma
non di comprenderla. Perché per comprenderla dovremmo ammettere che ognuno di
noi, dentro conserva il seme nascente della follia.
Ottima la
capacità di analisi psicologica della nostra Gale spesso però abbandonata in
favore del romance. In realtà abbiamo una splendida pagina di romanzo
psicologico da tenere in considerazione. E che spero sia ampiamente sviluppata
in ogni sua sconvolgente potenzialità nel prossimo libro.
Voto.
Quattro stelline pienamente e egregiamente meritate.
di Alessandra Micheli
ESTRATTI
di Giusy Autrice Vitale
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