BIOGRAFIA
Giuliana
Guzzon è nata a Vercelli il 5 ottobre 1958. Trasferitasi per lavoro in Costa
Azzurra vive a Menton, dove svolge la sua attività come agente di viaggio.
Una scuola
d’arte, frequentata in età adulta, per progettare e costruire vetrate del ‘400,
le ha permesso di realizzare le sue aspirazioni artistiche. Ama gli autori
classici, il suo preferito è Foscolo, ma è appassionata anche di romanzi Noir e
Thriller.
Si è
avvicinata al pubblico nel 2003 iscrivendosi al sito “liberodiscrivere” con lo
pseudonimo di Irisfairy e successivamente al sito “scritturafresca”. Scrive
anche con lo pseudonimo di Sacrarmonia. Cura un blog dedicato all’arte delle
vetrate. Si è distinta in numerosi concorsi di poesia aggiudicandosi premi e
riconoscimenti.
La prima
pubblicazione è uscita con Amazon.it, un self-publishing in ebook della Silloge
poetica “Una rosa nera e la seta d'un verso per mantello”, di
genere gotico.
2014 – 26
novembre ha pubblicato in cartaceo con Twins Edizioni per David And Matthaus
edizioni silloge poetica “Sussulta delirante il mio intimo di donna”
distribuzione Feltrinelli e RCS libri (Mondadori).
In ambito
letterario si occupa, contemporaneamente alla scrittura, di recensioni e
presentazioni, pubblicate nei suoi due blog personali e negli store di vendita:
http://giulianaguzzon.altervista.org/ e http://artevetro-giulia.blogspot.com/ per alcune
case editrici.
“Il cacciatore di libellule” è il suo primo
romanzo di genere thriller. I suoi racconti sono presenti nelle antologie «Le
favole della buonanotte» della DARK ZONE.
SINOSSI
Gabriel Larsen è un antropologo molto legato al suo lavoro.
Nella sua Firenze continua a
tormentarsi sui reperti rinvenuti in uno scavo effettuato in Africa.
Sente di dover dare una
spiegazione a ciò che sembra apparentemente inspiegabile.
La scoperta del corpo mutilato di
una ragazza a Malindi fa da propulsore a una spirale di omicidi.
Toccherà alla profiler Doris, al
patologo Steven e al tenente Robert addentrarsi in uno dei peggiori incubi
lastricato di ossa.
L’unica prova che si tratti di un
serial killer è la presenza di ali di libellula inserite negli occhi dei
cadaveri. Questa la sua firma. Ma qual è il significato? Chi conosce il suo
segreto?
Il killer è rapido, veloce e non
perde mai il controllo: segue i meandri oscuri della perversione umana ossessionato
dalla poesia e la musica.
Una sola certezza; ucciderà
ancora.
Nessuna donna è al sicuro; le
sceglie, le segue, le tortura.
Ogni volta che uccide le fantasie
diventano più intense, provocanti e violente.
Ambientato in uno scenario di
toni caldi, profumi e odori che evaporano tra la terra arida e il verde, dove
il rosso trova spazio negli incredibili tramonti, si è catapultati nel cuore
del Kenya, dove si sente il respiro del popolo Masai.
LINK D'ACQUISTO
RECENSIONE
Faccio una premessa che probabilmente non è necessaria ma
visto che il libro mi è piaciuto molto, è importante sottolineare il fatto che
questo genere, un misto tra thriller e forse Horror (visto le scene
dettagliatamente descritte), non è il mio preferito. Ma con piacere posso dire
che l'esperienza di questa lettura è stata positiva sotto molto punti di vista.
Una lettura in cui mi sono immersa, fatta praticamente tutta d'un fiato, che m'ha
accompagnata fino a notte fonda per richiamarmi subito appena sveglia. Si, non
potevo resistere, dovevo finirlo, seguire le vicende dell'antropologo Gabriel
Larsen, un personaggio caricato di fascino grazie ad una scrittura che punta al
dettaglio ma senza stancare, senza incaponirsi.
In questa storia si viene catapultati nel Kenya, in quella
parte d'Africa in cui la terra è rossa, i tramonti evocano il sogno. Tutto
parte da uno scavo fatto lì, da quei resti rinvenuti parte la caccia ad un
serial killer che ha una sua firma riconoscibile nelle ali di libellula che
lascia sui corpi delle vittime. Si passa tra scene di delitti a quelle in cui,
la squadra di investigazione, indaga. Si resta col fiato sospeso, tesi su quel
che è appena accaduto e quel che succederà. Quasi quattrocento pagine per una
storia che merita tutto il tempo che le concederete. Ad essere pignola non
posso far finta di non aver notato qualche imprecisione, qualcosa che è troppo
detto o troppo poco detto, qualcosa di superfluo di cui la scrittrice avrebbe
potuto fare a meno, qualche refuso. Ma a dire la verità, ci ho badato poco. Non
so se è un primo romanzo di Giuliana Guzzon, mi informerò e cercherò se ne ha
scritti altri perché della sua penna ora mi fido.
di Chiara Pellegrini
ESTRATTI
di Giusy Autrice Vitale
Grazie infinite :)
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