lunedì 12 dicembre 2016

Recensione "9 NOVEMBRE" di Cooleen Hoover (LEGGEREEDITORE)



SINOSSI

È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.


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RECENSIONE


Il libro di cui vi parlo oggi è “9 Novembre” di Colleen Hoover. 
Il libro parla della storia d’amore tra Fallon O’Neil e Benton James Kessler. È il 9 novembre
quando i due si conoscono. Per Fallon è un bruttissimo giorno perché ricorre un anniversario infausto, due anni prima era rimasta vittima di un incendio dal quale ne è, sì uscita viva, ma con dei segni evidenti nella parte sinistra del corpo, delle cicatrici indelebili. È anche il giorno del suo trasferimento a New York per dare una svolta alla sua vita. Conosce Ben per caso, quando arriva in suo soccorso in una discussione accesa con il padre. I due ragazzi passano delle ore insieme prima che Fallon salga sull’aereo che la porterà dall’altra parte del paese. Prima di salutarsi Ben le propone un accordo. Scriverà un libro su di loro se si incontreranno l’anno successivo nello stesso locale senza avere, nel frattempo, nessun altro tipo di contatto.

Ho finito questo libro una sera prima di dormire. Ho avuto bisogno di una notte intera per metabolizzare questa storia. Ho solo una parola da dire:
INTENSO, semplicemente INTENSO.
Mi sono svegliata il mattino dopo con la sensazione di Fallon e Ben ancora addosso, li ho fatti miei perché i loro sentimenti erano reali, mi arrivavano dritti al cuore parola dopo parola. Devo essere sincera, all’inizio ho fatto un po’ di fatica, giusto un paio di capitoli, ma poi la storia è decollata e ho messo in stand-by la mia giornata perché non riuscivo a staccarmi dalle pagine che si susseguivano una dopo l’altra. Non conoscevo la Hoover, ma la sua fama l’ha preceduta, ha un modo di scrivere semplice ed espressivo che ti entra dentro. Mi ha colpito la figura di Fallon, una giovane adolescente segnata da una tragedia e il suo corpo con le sue ferite e cicatrici è lì a ricordarglielo tutti i giorni. E la Hoover l’ha descritta nei minimi particolari, facendoci partecipe della sua crescita interiore, della sua maturità che si manifesta piano piano, anche grazie e soprattutto a Ben.

“Non mi ero mai, mai, nemmeno prima dell’incendio
sentita così bella. Ben mi sta guardando come se
fosse un privilegio, piuttosto che un favore”.

Ma anche Ben ha delle cicatrici nascoste dentro la sua anima. Un passato che nasconde un segreto importante che potrebbe dividerli. Dividere due anime gemelle, perché è questo quello che sono due ragazzi che riescono a tenere forte e saldo un rapporto che cresce di anno in anno senza che possano sentirsi quotidianamente.

“Tu mi hai salvato il giorno in cui ci siamo conosciuti
Fallon. So che avevo solo diciotto anni, ma la mia
vita sarebbe andata in modo molto diverso se non
avessimo passato quel tempo insieme.”

Li ho adorati, li ho amati, ho sofferto con loro e questo è quello che un libro deve trasmettere al lettore. Coinvolgimento, passione, quella cosa che quando lo hai finito è come se avessi perso qualcosa, come se un improvviso vuoto si impadronisse di te…

Cinque stelle sono troppo, ma veramente troppo poche…ma di più non è ammesso…

di Alissia Marv



di Xhenete Kopani

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