venerdì 24 marzo 2017

Recensione "ANANKE" di Cristiana Meneghin



SINOSSI

Ambra è una ragazza semplice, testarda e follemente innamorata di Ithean. Il suo amico d’infanzia. Dopo aver vinto la Sfida per gli Hartox, si è iscritta all’Università dei Laghi del Nord ed è convinta di avere la vita sotto controllo. 
Ma durante il Ballo Accademico, la festa che anticipa l’inizio dei corsi universitari, incontra Arhon. E tutto sarà diverso. Arhon, nei suoi capelli color cenere e lo sguardo che sa sciogliere, è quanto di peggio Ambra possa incontrare. Ribelle, arrogante e dal fascino irresistibile. È la persona più odiosa che Ambra abbia mai incontrato, ma è anche peggio di solo questo. Arhon è un Martood e cela in sé un profondo segreto.
Tra i due è odio a prima vista, eppure questo odio nasconde un sentimento molto più profondo che scatena in entrambi una passione incontrollabile e che li porterà a commettere un grave errore. Forse il più grave di tutta la loro vita.


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RECENSIONE

“Ananke”, primo volume della Saga delle Gemme Dell’Eubale di Cristiana Meneghin, portato nelle librerie da Lettere Animate, è un fantasy, ambientato in un futuro abitato da animali e persone; sono nati dopo la caduta di un meteorite che ha stravolto tutto il mondo e la sua natura, per colpa della sua radioattività sono nate piante pericolose e letali. La protagonista, Ambra, è la guardiana che deve occuparsi di queste piante, farle tornare pure grazie al suo Hartox, un gioiello magico di cui ce ne sono pochi esemplari al mondo e che diventeranno causa di una guerra, per il potere sul mondo.
Durante un ballo, Ambra, da sempre innamorata del suo migliore amico, incontra Arhon e il suo mondo viene messo sottosopra. Con lui si instaura un rapporto di odio, che non è altro che il principio della loro storia d’amore.



Un fantasy dal ritmo incalzante, dove la strada non è mai quella che sembra, tenendo alta l’attenzione del lettore, che non può adagiarsi sugli allori e pensare di aver capito cosa passava nella testa dell’autrice.
I tanti protagonisti (se avete la memoria corta, segnateveli! Io inizialmente ho fatto fatica a ricordarli, complici anche i nomi particolari) sono ben descritti, interagiscono bene tra loro, ognuno con i propri pregi e difetti. Molto azzeccata la narrazione in prima persona, per dare un aiuto importante a chi legge, aiutandolo a immedesimarsi nel protagonista.
A mio avviso, è questo che rende valido un fantasy, merito della bravura dell’autrice, creare una storia così elaborata, senza poter parlare di cose reali.
Qua e là, ho trovato qualche errore di battitura e di punteggiatura, ma non rende poco leggibile il testo.
Non amo il genere, ma sono curiosa di come evolverà la storia nel secondo capitolo.

 4 stelle







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